STORIA E STORIE di

 Perchè papa Francesco non mi ha telefonato?

Mercoledì 8 Gennaio 2014
 Confesso, ci sono rimasto male. Ho scoperto che il mio onomastico è stato spostato, addirittura anticipato di dieci mesi: dal 13 ottobre al 5 gennaio. Non lo sapevo, nessuno mi aveva avvisato. Non ho ricevuto gli auguri né di mia moglie né di miei figli, m sono sentito trascurato. Pensavo che Papa Francesco che telefona a tutti potesse fare almeno una telefonata, a nome della categoria di quelli che si chiamano Edoardo avrei risposto educatamente e passato parola. Nemmeno Berlusconi ha scritto una lettera con allegato assegno, modesto, giusto per sottolineare la santità del giorno. Niente di niente e , come si dice, passata la festa gabbato il santo. Ora lo so e l’anno venturo le cose cambieranno. Resto, comunque, contento: mi è andata bene, il mio santo, seppure spostato, è rimasto nel calendario. E’ anche rimasto re d’Inghilterra, solo che hanno deciso che si festeggia il giorno della morte e non in altra data, praticamente quel momento viene considerato la nascita a nuova vita. Tanti santi, anche famosi, sono stati cancellati, archiviati, dimenticati. Altri sono stati collocati nei giorni “liberi”, ma solo provvisoriamente, se arriva un santo più santo finiscono in panchina. Quello di chi fa i calendari è un mestiere difficile, me ne rendo conto. Ci sono giorni in cui si verifica un affollamento che i santi non ci stanno più nella pagina di Barbanera e devono fare a spintoni per trovare un posto. E i santi non sono tutti uguali. Devono mettere mano al martirologio romano e pare ci siano non meno di 40 mila nomi nella lista di revisione. Difficile far fretta ai revisori e ancora più insidioso stabilire se davvero quel martire o quel santo siano esistiti. La regola principale è proprio questa: avere dati sufficienti che ne provino l’esistenza. San Giorgio, quello del drago, per esempio è sparito. Di più: è sparito San Gennaro che nel calendario non c’è, ma tre volte all’anno continua a fare il miracolo del sangue. Le sante Bibiana, Donatella e Tecla non sono mai esistite e sono state depennate. Santa Barbara e San Cristoforo sono rimasti solo perché il loro culto è così diffuso che avrebbero dovuto chiudere un numero rispettabile di chiese e santuari. Hanno spostato Santa Rosa da Lima e qualcuno pensa pure di farlo con Santa Lucia dal 13 al 21dicembre. Ma dovrebbero rivedere in molte regioni la distribuzione dei regali affidati alla santa prima di Natale, ritoccare proverbi e canzoni sulla notte più lunga dell’anno. San Gregorio Magno, il Papa che ha inventato il canto liturgico dandogli anche il nome, passa dal 12 marzo al 3 settembre. Da non confondere col Gregorio XIII che ha riformato il calendario e che non è diventato santo. San Tommaso d’Aquino spostato dl 7 marzo al 28 gennaio. Santa Monica dal 4 maggio al 27 agosto per coincidere alla vigilia della ricorrenza del figlio Sant’Agostino. Per quelli dimenticati c’è la data comune del primo novembre, festa di Tutti i Santi, così sono tutti accontentati. Le festività in Italia, sia religiose sia civili, hanno vita tormentata. Ogni tanto qualcuno decide che sono troppe, che la crisi industriale è dovuta anche al numero eccessivo di feste che rallentano la produzione e ci rendono meno competitivi rispetto a paesi esportatori dove non si fanno “ponti”. Negli Anni Settanta hanno tolto dal calendario festivo l’Epifania (poi riammessa a furor di popolo), l’Ascensione, il Corpus Domini e il giorno dei santi Pietro e Paolo. Il tutto con decreto firmato dal Presidente della Repubblica. Se andate nelle pagine di internet troverete spiegazioni straordinarie, molti in rete infilano quello che vogliono, se ne infischiano della precisione e della storia. Per esempio, in più siti si dice che quelle festività furono soppresse perché allora comandavano i sindacati che prendevano ordini dai comunisti i quali d’intesa con gli industriali cancellarono le feste religiose. Per fortuna sant’Edoardo è al di sopra di ogni sospetto, non aveva la tessera del PCI. Ultimo aggiornamento: 18:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA