Mestre. Strage del bus, il volante era bloccato: la perizia sul mezzo ha riscontrato la rottura dell’impianto sterzante

Venerdì 16 Febbraio 2024, 00:30 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 08:46

LE IPOTESI

Si lavora su tre possibili momenti: lo sterzo potrebbe essersi rotto prima dell’incidente, dopo l’impatto con il cordolo o dopo la caduta dal cavalcavia. Se fosse avvenuto nel primo caso a questo punto il guasto tecnico diventerebbe di fatto la principale causa della tragedia. In questa fase, però, non si possono certo scartare le altre due ipotesi: il primo colpo, quello contro il cordolo e successivamente con il guard-rail, è stato particolarmente violento. Una eventuale rottura in quel frangente spiegherebbe quindi i 50 metri di scarrocciamento e i 27 contatti contro il guard-rail: con il volante bloccato per l’autista sarebbe stato impossibile riportare il mezzo al centro della strada. Una dinamica compatibile anche con la velocità con cui il bus ha percorso quei 50 metri (circa 6 chilometri all’ora).

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