A GAMBA TESA di

Thohir, Moratti e la tela del ragno

Venerdì 15 Novembre 2013
Erick Thohir ha sempre avuto una grande preoccupazione: ingraziarsi la famiglia Moratti, averla al proprio fianco, dare l’idea di una tranquilla continuità. Il magnate indonesiano con la passione pallonara si è insediato sulla gloriosa poltrona di presidente, ma in questi mesi è sembrato voler entrare quasi in punta di piedi in casa Inter. Ha dispensato perle di saggezza orientale, sorrisi, elogi e attenzioni per tutti. L’estate scorsa ha persino rifornito d’acqua i giornalisti in lunga attesa sotto il suo albergo milanese.   Il fulcro delle sue attenzioni è sempre stato il clan Moratti, a cominciare da Massimo. Ed anche nell’assumere la carica di presidente ha tessuto la sua tela del ragno, coinvolgendo Massimo nella veste di "padre nobile" nerazzurro, in qualità di presidente onorario, ed affidando al figlio Angelomario la carica operativa di vice presidente. I due Moratti "blindati" al proprio fianco. Un’operazione di "facciata"? Un modo per garantirsi agli occhi dei tifosi? Un periodo soft di transizione? Solo il tempo lo dirà. Di certo Erick Thohir non sarà misurato sull’affetto per i Moratti, sul rispetto del passato, sull’amore platonico per i colori nerazzurri. Dovrà dimostrare con i fatti di volere una grande Inter, degna di Angelo e Massimo Moratti, che lasciano in dote nelle bacheche una storia di trionfi a tutti i livelli, a partire da 3 Coppe dei Campioni (ci piace chiamarle così anche per ricordare Helenio Herrera).   E per rinverdire quei fasti dovrà mettere mano al portafogli, ma anche cercare di comprendere con umiltà il "nuovo" mondo che l’aspetta. Ultimo aggiornamento: 14:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA