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Gol fantasma, tecnologia costosa ed inutile

Martedì 29 Dicembre 2015
Ci si avvia alla fine del girone di andata e nemmeno un gol fantasma. La Goal Line Technology non è mai entrata in azione, abbondano viceversa i casi di rigori controversi. Anche nel calcio si è voluta introdurre la tecnologia ma senza un minimo di coraggio, partendo dalle sporadiche situazioni di gol-non gol. Una spesa di 2,2 milioni di euro rivelatasi finora inutile. E se anche a fine campionato si dovesse arrivare a 4-5 casi, il gioco vale la candela? Oltretutto si è mantenuto l’esborso per gli arbitri di porta, che spesso ingenerano confusione ed i cui compiti sono marginali. L’enfasi con cui fu presentata a inizio stagione la "rivoluzione" tecnologica sarebbe stata degna di miglior causa. Se davvero l’intento era quello di aiutare gli arbitri a sbagliare meno, perchè non introdurre la moviola per quello che è uno dei casi più controversi e frequenti delle partite di calcio, cioè la concessione o meno di un calcio di rigore? Il telespettatore può sapere in tempo reale se il fallo c’è o non c’è, se è dentro o fuori area, l’arbitro no. Solo nel caso di gol-non gol il direttore di gara viene avvisato immediatamente, quale difficoltà ci sarebbe a fare altrettanto per i rigori? Forse sarebbe più complicato per il fuorigioco, ed è meglio essere più prudenti, ma anche in questo caso delle soluzioni "rapide" si potrebbero trovare.   Nel rugby si decide sul momento, in campo, laddove l’arbitro non arriva a vedere quello che una telecamera può facilmente dimostrare. I "parrucconi" che governano il calcio mondiale, invece, non vogliono adeguarsi ai tempi. Però la tecnologia per il gol fantasma va bene, anche se i casi sono rarissimi e, comunque, non è poi detto che arbitro e collaboratori sbaglino sempre valutazione. Invece sui falli da rigore si difende la "discrezionalità" dell'arbitro, garantendo così una coda di inevitabili proteste e polemiche.  Ultimo aggiornamento: 09-12-2015 14:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA