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Zaza, lo Schillaci di Francia 2016

Mercoledì 8 Giugno 2016
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L’Italia è arrivata in Francia senza godere del favore dei pronostici e della dovuta considerazione. Meglio, si dirà. Ma per ben figurare sarà necessario che emerga un uomo gol. Come a Italia ’90, quando Totò Schillaci, con i suoi occhioni sbarrati, trovò il momento d’oro della carriera. L’attacco, infatti, sembra la maggiore incognita in questo Europeo. Conte le ha provate tutte, ma i gol arrivano col contagocce. Ma non c’è manifestazione internazionale senza le relative sorprese. Per un giocatore si tratta di azzeccare le prime due settimane. E in casa Italia l’uomo del destino potrebbe chiamarsi Simone Zaza. Le caratteristiche giuste le ha tutte: prestanza fisica, grinta, aggressività, qualità di piede e di testa, voglia di emergere. Dipende solo da lui, sempre che Conte gli offra l’opportunità. A giudicare da quanto si è visto finora il ct intende affidarsi a Pellè, come punto fermo lì davanti.

E molti osservatori sostengono che il tecnico azzurro lo giudichi "incompatibile" con Zaza. Ma è più una sensazione che una manifesta certezza di Conte. Pellè-Zaza potrebbe, invece, essere un’accoppiata di peso in grado di mettere in apprensione costante qualsiasi difesa. E senza contare che sono entrambi ostinatamente votati ad aggredire l’avversario già nella prima fase di costruzione dell’azione. Antonio Conte queste cose le sa, relegare Zaza in panchina, concedendogli sporadiche apparizioni, non sarebbe in linea con la sua filosofia di gioco. Zaza, non dimentichiamolo, è stato l’uomo scudetto della Juventus, con quel gol nel finale allo "Stadium" che ha innescato la parabola discendente del Napoli. Ultimo aggiornamento: 13:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA