Miracolo Lazio, così è se vi Tare

Vive all’ombra di Lotito, che catalizza l’attenzione mediatica. Lo si vede più che altro allo stadio in tribuna a fianco del presidente, che ha sempre una telecamera puntata addosso. Igli Tare, 41 anni, albanese naturalizzato italiano, ex calciatore, direttore sportivo e coordinatore dell'area tecnica della Lazio, è uomo di poche parole e molti fatti. Ha subito pesanti contestazioni e molte critiche, ma ha risposto con il lavoro, senza scendere in inutili polemiche. Ed ha creato una grande Lazio. Tare è persona concreta che conosce a fondo il calcio. Nel 2009 ha conseguito a Coverciano il diploma di direttore sportivo con il massimo dei voti. Parla sei lingue e nel mercato globale è elemento di assoluto valore. Riesce a stare ore davanti alla televisione a caccia di talenti, studia e si aggiorna di continuo, non c’è campionato che non conosca. E si muove in anticipo, bruciando sul tempo colleghi pur smaliziati. I risultati sono evidenti: ha trasformato la Lazio, tenendo ben presenti le esigenze dell’allenatore Stefano Pioli. Budget limitato ma tante idee valide. Gli esempi non si contano, anche in uscita, come la cessione di Hernanes all'Inter: 20 milioni di euro per un calciatore in scadenza. Poi veri e propri colpi: De Vrij, eletto miglior difensore del mondiale brasiliano (pagato 7 milioni, oggi ne vale 20), Braafheid e Djordjevic, due operazioni a costo zero, Biglia, vice campione del mondo con l’Argentina. La perla è Felipe Anderson, strappato in extremis al Santos, quando qualcuno lo definì "un bidone". Preso per 9 milioni, quanto vale oggi? Si potrebbero poi citare Candreva, Keita, Basta, Parolo, Lulic e Marchetti...   Tare guarda anche al futuro: è già a Formello Ravel Morrison, 21 anni, ex Manchester United e West Ham, trequartista accompagnato da fama di fenomeno, più forte di Pogba, pazzo come Gazza. Igli Tare, competenza, serietà, intelligenza e lavoro: l’uomo giusto al posto giusto. Ultimo aggiornamento: 12:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA