A GAMBA TESA di

Milan, il fallimento dei quadrumviri

Giovedì 8 Ottobre 2015
Berlusconi (Silvio&Barbara), Galliani, mr. Bee: la tolda di comando del Milan è superaffollata e la nave rossonera naviga a vista, la rotta è incerta. L’ad del Milan ha "processato" Mihajlovic, intimandogli di invertire subito la rotta stessa, specie dopo la scoppola contro il Napoli. Già, ma dove dirigere il timone, oltretutto senza sapere chi comanda realmente al Milan? Lo stadio ne è un esempio lampante: Barbara annuncia trionfalmente che i rossoneri avranno un nuovo palcoscenico, papà Silvio la sconfessa con due parole: «Va benissimo San Siro». I dissidi tra Galliani e la figlia del capo, poi, sono cosa nota e documentata: costretti a una convivenza forzosa, faticano a trovare una sintesi. Poi c’è mr. Bee, che ha portato denari freschi e dovrebbe presto rilevare l’intero pacchetto azionario. Ma intanto Berlusconi (Silvio) dice che non mollerà la sua creatura fino al ritorno alla vittoria. Un pateracchio. E il "povero" Mihajlovic rischia di rimanere intrappolato in un meccanismo perverso. Telefonate da parte di Berlusconi più o meno rassicuranti, lunghe passeggiate con Galliani nel parco di Milanello con relativi cazziatoni, da non trascurare anche i rapporti con Barbara, e per fortuna che il thailandese appare a singhiozzo.   Così i risultati non vengono e la panchina già vacilla, tanto che si riparla di Brocchi, con Lippi a fare da tutor. Nell’Era Berlusconi cinque allenatori stranieri sono stati "sollevati" a stagione in corso (Liedholm, Tabarez e Terim) o prima della scadenza del contratto (Leonardo e Seedorf), tutti sostituiti da tecnici italiani. A Torino Miha deve assolutamente evitare di perdere la quinta partita su 8, altrimenti... Ma il problema resta il nodo di vertice, che va sciolto: serve far chiarezza. L’allenatore come capro espiatorio non è la soluzione. Un uomo solo al comando, questo serve al Milan. Il quadrumvirato è fallito miseramente. Ultimo aggiornamento: 13:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA