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Il calcio "minore" muore nel silenzio

Lunedì 13 Gennaio 2014
Non passa domenica che il calcio non ci racconti di situazioni tragicomiche legate alle difficoltà economiche dei club. E' l'altra faccia del pianeta pallone ed il prezzo maggiore lo pagano in primis i giocatori.   Nell'ultima giornata di campionato il Thermal Ceccato (serie D) è stato protagonista suo malgrado di una triste farsa a Riccione, tutto documentato dalle telecamere delle Iene. La squadra padovana prima è stata dirottata in uno stadio inesistente, poi è giunta nell'impianto che avrebbe dovuto ospitare l'incontro. Peccato che arbitro e giocatori l'abbiano trovato sbarrato con tanto di lucchetti. Tutti a casa. Il Riccione si dibatte da molto tempo tra grandi difficoltà economiche e addirittura si era presentato al campo con una lista di soli 11 giocatori, praticamente tutti juniores. Sempre in serie D altra partita-farsa in Sicilia tra Ragusa e Akragas. I padroni di casa sono scesi in campo con 8 giocatori e dopo due infortuni sono rimasti in 6: incontro sospeso al 10' sullo 0-2.  Dopo due rinunce al campionato, per evitare la terza e il rischio di radiazione, la società ha deciso di schierare gli allievi: i titolari di inizio stagione infatti sono stati svincolati da tempo per la grave crisi economica del sodalizio. E' fallita anche la trattativa per il passaggio di consegne con una cordata di imprenditori locali. Mentre si litiga sui diritti televisivi il calcio "minore", che tanto "minore" non è, muore nell'indifferenza generale. Ultimo aggiornamento: 14:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA