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Calendario compresso, 2 di troppo in Serie A

Sabato 7 Febbraio 2015
Una stagione senza tregua, quella 2015-2016 in Serie A. Per chiudere il campionato il 15 maggio e accontentare Conte in vista degli Europei in Francia si procederà a tappe forzate. Cinque turni infrasettimanali, si giocherà anche nel gelo notturno del 6 gennaio e del 3 febbraio.   Si comincia con la Coppa Italia il 2 agosto, l’8 è già Supercoppa, il 23 via al campionato. Poi ci sono le Coppe europee e le partite della Nazionale, con 4 soste per gli impegni ufficiali più le amichevoli. Si gioca tanto, si gioca sempre. Ritmi forsennati, a partire dagli ormai irrinunciabili tour estivi per rastrellare denaro, con gli inevitabili infortuni da preparazione approssimativa ed un mercato perenne che rivoluziona le rose. Così non si può andare avanti, in apparenza sembrano tutti d’accordo. I club scaricano le colpe sulla Nazionale, anzi sulle Nazionali, con i giocatori chiamati a fare i giri del mondo, quando non spariscono per settimane, vedi il caso Gervinho impegnato in Coppa d’Africa. E Conte che minaccia di lasciare la panchina azzurra (ma quand’era alla Juve la pensava ben diversamente...) per l’indisponibilità dei club a concedere i giocatori per gli stage. La soluzione sarebbe semplice: ridurre la Serie da 20 a 18 squadre. Oltretutto per alcuni club la A non è sostenibile economicamente, si rischiano figure barbine, se non addirittura il tracollo, vedi il caso Parma. Ma qui cominciano i problemi. La Federcalcio non ha il coraggio di imporsi e di riformare la Serie A perchè la Lega fa orecchie da mercante.   I motivi non sono dichiarati, ma sono intuibili: i club "minori" (molti) non vogliono perdere il posto alla tavola che conta, soprattutto per questione di soldi legati ai diritti tv. Un argomento che convince anche le "grandi", all’insegna del "più partite-più quattrini". Quindi meglio non scontrarsi. Avanti così. Ma, per favore, che nessuno si lamenti, finiamola con le sceneggiate. E non prendiamocela con la Nazionale. Giocare tanto, giocare sempre, ma almeno senza ridicoli piagnistei.   Ultimo aggiornamento: 12:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA