PADOVA - La tragedia che ha strappato alla vita Carlo Alberto non è la prima a lacerare il cuore della sua famiglia. Cinque anni fa infatti era mancato, vinto da un male incurabile, lo zio del 12enne, Luca Ometto. E ora genitori e parenti tornano a vivere quel dolore, amplificato dal dramma inaccettabile che è la morte di un figlio.
È una famiglia notissima quella formata da Dino Massimiliano Conte e dalla moglie Valentina Ometto. Insieme a Carlo Alberto e alla figlia di un anno più piccola vivono in un palazzo che affaccia su Prato della Valle.
Luca Ometto è celebre perché è stato un autentico pioniere nel mondo della tecnologia e dell'imprenditoria. Aveva poco più di vent'anni quando, nel 2000, fondò il sito Libreriauniversitaria e, poco dopo, anche Webster. Si tratta di vere e proprie librerie digitali, che in pochissimo tempo ebbero una eco immensa diventando non solo punti di riferimento per generazioni di studenti e lettori, ma anche, nel caso di Webster, la seconda più grande libreria online italiana. Nella sede fondata a Limena aveva raccolto attorno a sé oltre 50 dipendenti, puntando sempre sull'innovazione e venendo premiato anche dalla Camera di commercio.
Nel 2016 un glioblastoma (un aggressivo tumore al cervello) lo aveva strappato a 41 anni alla famiglia e al figlio allora 14enne. I suoi cari però, in sua memoria e con la promessa di trovare una cura per quel male, hanno creato l'associazione ancora oggi molto attiva e apprezzatissima in città.
Molti i progetti sostenuti, a partire da quelli dell'Istituto Oncologico Veneto proprio nel campo della ricerca sul glioblastoma. Fra questi il progetto Regoma su un farmaco che riesce a dare un'aspettativa più lunga ai malati. Inoltre è nato il Premio Luca Ometto, un riconoscimento per i giovani talenti del mondo della ricerca. L'associazione inoltre sostiene Adotta un ricercatore, con cui finanzia con una borsa di studio un giovane ricercatore dello Iov.