Tavolo sul rilancio di Roma, Calenda: «Raggi non mi risponde, se così sconvoco l'incontro»

Sabato 30 Settembre 2017
Tavolo sul rilancio di Roma, Calenda: «Raggi non mi risponde, se così sconvoco l'incontro»
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Contatti tra la sindaca di Roma Virginia Raggi e il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda sul tavolo per il rilancio della Capitale. I due fisseranno la data della riunione aperta anche a sindacati e parti datoriali per risollevare le sorti economiche e produttive della Capitale. Alla vigilia della scadenza fissata da Calenda, il Campidoglio ha fatto sapere di contatti con il ministro che spianano la via all'incontro. Il responsabile dello Sviluppo del Governo Gentiloni, infatti, ha detto chiaramente che se entro lunedì non avrà conferma della data per la riunione da parte della sindaca di Roma lo sconvocherà.

Virginia Raggi da parte sua ieri ha esortato a non polemizzare mostrandosi aperta all'incontro. Nel frattempo, dopo l'affondo del ministro Beatrice Lorenzin, il M5S parte al contrattacco: «In Italia 12 persone su 100 rinunciano alle cure e il ministro Lorenzin pur di attaccare Virginia Raggi le scarica le responsabilità del calo degli indicatori di salute di Roma. La sanità è di competenza regionale». I pentastellati in giornata lanciano l'hashtag ironico #tuttacolpadellaRaggi. E tornando sull'andamento in discesa degli indicatori della salute nella Capitale illustrati ieri dal presidente dell'Istituto Superiore di Sanità sottolineano: «Al di là del fatto che la sanità è di competenza regionale, come un ministro dovrebbe sapere, Lorenzin ha dimenticato di dire che i dati (ma li avrà mai letti?) sono riferiti al periodo 2005-2013. Cioè alle amministrazioni centrodestra e centrosinistra». Dalla Regione interviene anche il consigliere del Movimento Davide Barillari che sempre via social affonda: «Il ministro dovrebbe sapere che la sanità di Roma è sgovernata dal suo amicone Zingaretti, ed è lui che sta causando danni a tutti i romani».

La cabina di regia (che si potrebbe riunire dal 4 ottobre in poi) per rilanciare, insieme a istituzioni locali, sindacati e parti datoriali, la Capitale è stata proposta di recente dal ministro Calenda per elaborare un progetto comune di rilancio delle attività economiche del territorio e porre un freno al loro esodo.

Ma potrebbe essere anche il luogo ideale per discutere a quattr'occhi dei fondi da tempo rivendicati dal Comune. A luglio la stessa Raggi quantificò in 1 miliardo e ottocento milioni circa le risorse extra necessarie alla Capitale «per rimettere in moto tutto». Non solo. Il mese precedente la prima cittadina aveva lanciato insieme ai sindacati un'iniziativa analoga a quella del ministro dello Sviluppo Economico: il progetto Fabbrica Roma a cui aveva invitato anche le altre istituzioni. Il primo tavolo di lavoro si è tenuto il 24 giugno con «la colpevole assenza dell'esecutivo» nazionale, come ha sottolineato ieri Raggi. Ma ora dagli stessi sindacati arriva l'appello: «Noi che abbiamo convocato il tavolo del 24 da tempo, sosteniamo che Roma da sola non ce la può fare. Speriamo che il senso di responsabilità di tutti non faccia perdere l'occasione che il tavolo proposto dal Governo può dare a Roma», afferma il segretario generale della Uil di Roma e Lazio Alberto Civica.

Ultimo aggiornamento: 2 Ottobre, 00:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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