Roma, ​Aumentano le società ma solo quelle micro

Sabato 30 Settembre 2017 di Fabio Rossi
Aumentano le imprese, ma soltanto quelle piccolissime e con scarso valore aggiunto. In valore assoluto a Roma si registra un incremento superiore a quello delle altre città metropolitane: più 1,6 per cento di incremento annuo di attività registrate. Ma dietro questo dato positivo si nasconde una netta riduzione delle società per azioni (meno 13 per cento) e un'esplosione delle micro-imprese come quelle del commercio ambulante, cresciute del 30 per cento, e gli affittacamere, che registrano un'impennata del 150 per cento. La Capitale ha circa la metà delle start-up innovative rispetto a Milano - 616 contro 1.151 - ma, secondo l'analisi del ministero dello Sviluppo economico, «può contare su buone possibilità di sviluppo grazie alle infrastrutture presenti sul territorio». Dal 2008 al 2016 il livello occupazionale della Città eterna è tornato ai valori precedenti alla crisi (63 per cento), grazie alla crescita registrata nell'ultimo triennio, con un più 1,8 per cento su base annua. Tuttavia la ripresa del tasso di occupazione è stato trainato dalla popolazione meno giovane (di età compresa tra i 55 e i 64 anni), mentre la percentuale di giovani al lavoro continua a contrarsi, perdendo un ulteriore 1,5 per cento. Nel frattempo il prodotto interno lordo del Lazio ha registrato una flessione doppia (meno 6 per cento) rispetto al Pil della Lombardia (meno 3,3). Dall'inizio della crisi il valore aggiunto si è contratto in tutti i settori dell'economia della provincia di Roma: in particolare l'industria ha subito un calo del 9,7 per cento e i servizi del 4,2.
 
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