Venezia, contributo d'accesso: i due codici per chi dorme in hotel. Le differenze tra gli alberghi a Mestre e in centro storico

Venerdì 19 Gennaio 2024, 00:30 - Ultimo aggiornamento: 20 Gennaio, 11:27

Ticket di ingresso e alberghi


Gli albergatori temevano che il contributo di accesso potesse aumentare la mole di incartamenti già corposa da definire al momento delle prenotazioni. Ma gli animi si sono rasserenati ieri pomeriggio, dopo l’incontro di una delegazione Ava con l’assessore al bilancio e ai tributi Michele Zuin, in cui sono state sviscerate tutte le possibilità in vista del nuovo contributo.

Il Comune “dialogherà” con le strutture ricettive attraverso i software più comunemente in uso di gestione delle prenotazioni, di cui abitualmente si servono anche molte locazioni turistiche. E il titolare nella stragrande maggioranza dei casi non dovrà fare nulla: automaticamente sarà generato il qr code dell’ospite, che sarà inviato via mail insieme a tutte le indicazioni relative al soggiorno. Nel caso l’hotel abbia un portale meno sofisticato o non compatibile, sarà utilizzata “manualmente” dall’albergatore la piattaforma del Comune riservata al settore ricettivo con cui viene versata già la tassa di soggiorno e verrà richiesta l’esenzione per chi prenota, in una specie di corsia preferenziale, con il rilascio del qr code che sarà trasmesso all’ospite.


Nel caso infine che la struttura non si avvalga di alcun software per le prenotazioni sarà l’ospite stesso a utilizzare il portale per l’esenzione, prevista in caso di soggiorno pernottante a Venezia. E proprio l’ospite dovrà indicare dove andrà ad alloggiare, scegliendo nel menu delle varie attività registrate.

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