​Lega, insulti e tensioni. Stefani: stop polemiche. E Marcato apre a sinistra

Venerdì 1 Marzo 2024, 08:55


I MALUMORI


Nessun altro prima di Da Re aveva dato pubblicamente del cretino al segretario federale della Lega («Sbagliato, la politica non deve mai cadere nelle offese», ha detto l'assessore regionale Roberto Marcato), ma il malcontento e la rabbia non sono affatto un caso isolato. La differenza rispetto al passato è che anche la base mostra insofferenza e a questo è ad esempio ascrivibile l'ovazione riscossa dal governatore Luca Zaia quando ha detto che "preferiva il nome Lega Nord, anzi Liga". Sottinteso: non Lega per Salvini Premier. Magari non saranno riposizionamenti, ma anche i cambi di foto nei social oggi sono attenzionati: il sottosegretario Massimo Bitonci, ad esempio, figura non più ritratto accanto al vicepremier, ma davanti alla bandiera di San Marco. C'è, invece, chi ricorda che tra i primi nel 2013 a esprimere forti perplessità sull'elezione di Salvini in via Bellerio era stato proprio Zaia. Da lì sarebbe nata la distanza tra i due. Senza contare che dopo le Europee del 2004 fu sempre Zaia a far fare con l'avvocato Mario Bertolissi il ricorso contro l'elezione di Salvini nella circoscrizione di Nordest al posto di Bossi, all'epoca ricoverato in ospedale, tanto che alla fine il Consiglio di Stato diede il seggio a Gianpaolo Gobbo.

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