I dialetti veneti sono a rischio estinzione: «Servono gli influencer»

Giovedì 11 Gennaio 2024, 09:20


L'ABBANDONO


Le differenze nei numeri di adesione sono già sintomatiche delle diverse forze linguistiche in campo. Dei pochi partecipanti cimbri, oltretutto, appena 12 avevano meno di 35 anni. Non è un caso, secondo gli esperti: «L'analisi dei dati mostra una situazione di estrema sofferenza del cimbro, che è pressoché assente sia dagli ambiti della comunicazione familiare e amicale sia da quelli della comunicazione più formale e istituzionale». Ritenuta «gravemente minacciata», questa lingua risulta abbandonata principalmente «a favore non dell'italiano, ma del veneto». Tutti gli interpellati dicono che è in grado di parlarla meno del 25%, per questo il 90% chiede di salvaguardarla, introducendola nelle scuole come materia di apprendimento (76%), promuovendo campagne informative rivolte ai neo-genitori (63%), favorendone l'uso nei media (59%) «se non ha un semplice valore simbolico o addirittura ludico-satirico», nelle tabelle toponomastiche di enti pubblici (77%) e aziende private (65%), nella documentazione amministrativa bilingue (49%), organizzando concorsi letterari per bambini (64%) e adulti (59%). «Tuttavia avvertono gli analisti è necessario essere consci delle difficoltà che si presenteranno in questo processo: il cimbro infatti sembra non essere né lingua familiare né lingua ambientale, ma presentare caratteristiche che ne fanno quasi una "lingua straniera". Gli approcci utilizzati dovranno essere accattivanti e interessanti per i discenti». Ecco allora l'idea di ingaggiare «influencer della lingua», attivi ad esempio su Instagram, «figure dal forte potenziale identificativo, che facciano un uso creativo del linguaggio, coinvolgente per un pubblico giovane, e che sappiano interagire con questo».

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