Niger, perché il golpe è un disastro per l'Occidente: l'asse con Mali e Burkina Faso e il rischio Wagner

Domenica 30 Luglio 2023, 18:21 - Ultimo aggiornamento: 31 Luglio, 10:37

Accordi a rischio

Come riferisce l'Istituto di Politica Internazionale (Ispi), all’assemblea generale delle Nazioni Unite dello scorso settembre Bazoum aveva dichiarato che il modo migliore per «contrastare la violenza terrorista» fosse fortificare le istituzioni democratiche. Per questo i Paesi occidentali avevano mobilitato risorse e uomini per dar man forte all'esercito nigerino e contrastare i gruppi insorgenti islamisti operativi nel Sahel, quasi tutti collegati ad al-Qaeda e Isis.

Con il benestare del governo locale, la Francia aveva deciso di muovere il proprio centro operativo proprio in Niger. Reuters stima una presenza di circa 1.000 / 1.500 soldati francesi dislocati nel Paese, dotati di droni e aerei da guerra, con il ruolo di supportare le forze locali nelle operazioni nelle regioni di confine. L'Italia ne avrebbe inviati circa 300. Non solo: lo scorso dicembre, l’Unione Europea aveva deciso di organizzare una missione di tre anni per addestrare l’esercito locale.

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