CONTROL ROOM
La control room l'ha voluta il sindaco Luigi Brugnaro dopo che aveva visitato quella di New York. «Non l'aveva pensata per il contributo d'accesso ma è innegabile che è la base per organizzarlo al meglio, per come questa Amministrazione l'ha pensato: un tributo, quindi con sanzioni e controlli, da far pagare a chi visita il centro storico in giornata per sostenere Venezia e i suoi residenti. Ed ora Venezia è la prima città al mondo, di una certa dimensione, ad averlo approntato, non a caso varie metropoli europee e non solo ci stanno chiedendo come funziona». Ieri a metà giornata il momento di massimo afflusso era già passato e le telecamere puntate su ogni angolo della città mostravano una situazione sostenibile nonostante le migliaia di visitatori presenti. «La sperimentazione ci serve soprattutto a questo, a mettere a punto il sistema avendo in mano dati reali, che mostrano ad esempio come i residenti e i lavoratori siano molti di più di quelli registrati dai contapersone nelle farmacie. E l'obiettivo finale è quello di distribuire i visitatori giornalieri su più giorni mentre oggi si concentrano nei weekend, nelle feste e col sole, oppure nei giorni in cui in spiaggia piove». Come? Con la modulazione della tariffa. «Ci saranno persone che si prenoteranno a febbraio per il Primo Maggio e allora pagheranno 2 o 3 euro di contributo. Più si avvicineranno al giorno della festa, più pagheranno, a ridosso del Primo Maggio la cifra sarà il massimo, 10 euro. In tal modo uno potrà decidere di muoversi con la famiglia in giorni meno affollati».