Rapina a Valecenter. Banditi in trasferta o giostrai? Le due ipotesi degli investigatori. La Panda rossa e la Golf Bianca

Venerdì 9 Febbraio 2024, 10:04 - Ultimo aggiornamento: 12 Febbraio, 08:14

LE DUE PISTE


Veniamo alle ipotesi in ballo. Gli investigatori non possono escludere nulla, ma sembrano concentrati principalmente su due piste: una banda di giostrai locali (veneti) o di specialisti da fuori (dall'Est Europa o dal sud Italia). Esclusa la possibilità di qualche erede della Mala del Brenta: primo, perché l'operazione è stata troppo rapida e precisa (in tutto si parla di meno di 4 minuti) per dei professionisti del crimine che, per quanto pericolosi ed esperti, hanno tutti superato abbondantemente la sessantina. Secondo, perché i ragazzi di Felice Maniero, nella loro lunga carriera, non hanno mai attaccato un centro commerciale. Quel tipo di rapina, con uomini armati fino ai denti con fucili e mitragliatori da guerra, sono stati spesso collegati in passato ai colpi delle bande dei cosiddetti giostrai (basti ricordare quella in cui venne coinvolto, in un conflitto a fuoco, anche il benzinaio Graziano Stacchio). Bande che hanno utilizzato i kalashnikov anche per assalti al bancomat in passato. L'altro fronte è quello di un gruppo esterno specializzato in questa tipologia di colpi: trasfertisti che solitamente si spostano per il colpo grosso, per poi portare all'estero la refurtiva in Paesi in cui può essere più semplice rivendere gioielli rubati. Le direttrici, in questo caso, sono due: i Balcani e il Sud Italia.

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