Bando per la piscina bloccato dalla burocrazia: è una concessione di 12 mesi più 12

Devono essere valutati dagli uffici gli indirizzi politici per la gestione

Mercoledì 20 Marzo 2024 di Elisa Barion
le vasche senz'acqua del polo natatorio

ROVIGO - Al polo natatorio di viale Porta Po i lavori di manutenzione procedono spediti, tanto da far ipotizzare una possibile riapertura in anticipo rispetto ai tempi stimati. Salvo imprevisti, tra la fine di maggio e l’inizio di giugno la struttura potrebbe essere pronta per accogliere di nuovo gli utenti. Ma c’è un ma. Perché anche se i lavori arrivassero puntualmente al capolinea, il punto di domanda che pesa sulla riapertura è il bando per l’assegnazione della gestione. È il nodo al quale Palazzo Nodari sta lavorando, ma con tempi tutt’altro che definiti. Poco importa se l’ex sindaco Edoardo Gaffeo si era lanciato nella previsione di riaprire le piscine, con lavori e bando fatti e finiti, entro aprile in prima battuta, poi a metà di maggio. Nessuna di queste due scadenze appare praticabile. Perché ancora non è stata conclusa la procedura di valutazione delle linee di indirizzo del bando stesso, per dirne una. O perché la palestra al piano superiore dell’immobile sta ancora ospitando le attrezzature del gestore uscente e va liberata.
Tutto questo emerge da un resoconto sullo “stato dell’arte” del bando messo a punto dall’amministrazione.

Resoconto nel quale si chiarisce come siano attualmente in corso «le attività volte a superare alcune questioni legate ai locali adibiti a palestra siti al primo piano dell'immobile interno del polo natatorio». In particolare, «tali attività - precisa il Comune - sono collegate più nello specifico alla ricerca di una soluzione riguardo l'attuale presenza di attrezzature del precedente occupante nel locale palestra dell'impianto considerati costi e tempi di un eventuale sgombero». Uno sgombero messo in atto dal Comune che è proprietario dell’intero immobile allungherebbe notevolmente i tempi, visto che non si farebbe dall’oggi al domani, ma ha procedure e tempistiche definite. Il percorso più agevole è quello di trovare un accordo con il «precedente occupante» affinché rimuova le attrezzature, liberando i locali per consegnarli ad un nuovo gestore.


L’ATTO DECISIVO
Appena superato lo scoglio dell’ex palestra, sarà sottoposto all'approvazione del commissario straordinario Gianfranco Tomao «l'atto con cui saranno deliberate le linee di indirizzo e di gestione del futuro bando e che attualmente è all'esame del segretario generale» Alessandro Ballarin. In sostanza, prima del bando dovranno essere approvate le linee di indirizzo, ossia il documento approvato dall’organismo politico che dà il via libera e fissa le modalità per l’istruzione del bando stesso. Quest’ultimo è il passaggio tecnico successivo, espletato dagli uffici. Quanto alle linee di indirizzo, Palazzo Nodari spiega: «Sarà proposto all'attenzione del commissario che la durata dell'affidamento in concessione venga fissata in 12 mesi con opzione di rinnovo per ulteriori 12 mesi».


DOPPIA OFFERTA
Inoltre, verrà chiesto al Commissario di valutare che «la richiesta di partecipazione dovrà contenere la doppia offerta», una opzione che contempli la parte interna con annesso parcheggio e una seconda che comprenda pure l’area esterna ludica. «Le due opzioni sono tra loro alternative - chiarisce il Comune - in ogni caso sarà esclusa la piscina esterna da 50 metri», perché quest’ultima ha bisogno di un intervento più complesso per risolvere il problema delle infiltrazioni dai giunti di acqua di falda.
Vasca da 50 metri a parte, la porzione di impianto che verrà messa a bando sarà determinata dai lavori in corso: il loro andamento «condizionerà l'opzione prescelta dall'amministrazione», perché anche le vasche ludiche hanno bisogno di manutenzione. «Contestualmente verrà approvata la relazione illustrativa delle ragioni e della sussistenza dei requisiti previsti per la forma di affidamento prescelta - conclude Palazzo Nodari - a seguire sarà adottata la determina a contrarre con cui si approveranno i criteri di scelta del contraente unitamente alla restante documentazione in conformità al codice degli appalti. Ci si riserva di dare maggiori chiarimenti solo dopo che saranno pubblicati i relativi atti, tuttavia le relative pubblicazioni consentiranno sin da subito di conoscere tutte le informazioni del caso».

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