I riflettori di Youtube sull’Agordino, in un video di 36 minuti contraddizioni, problemi e futuro del territorio

Domenica 10 Marzo 2024 di Giovanni Santin
Diego Cason, sociologo intervistato nel video

BELLUNO - È in rete da giovedì, ma è già diventato virale il documentario firmato da Nova Lectio, canale youtube di divulgazione culturale, che già dal titolo - “Dolomiti, la (non) provincia italiana che sta scomparendo” - fa capire che l’approfondimento metterà a fuoco ed indagherà alcuni aspetti dolenti della provincia di Belluno.

E tuttavia ne racconta anche i paradossi: perché a fronte di problemi innegabili, dati alla mano Belluno compare fra le prime dieci province italiane in termini di ricchezza, consumo e sicurezza. 

IN FUGA
Ma la nostra è anche la quinta provincia italiana per il numero di under 30 che fuggono all’estero e fra i territori con il tasso di natalità più basso. Sono 36 minuti godibilissimi, incalzanti e mai banali. I giornalisti di Nova Lectio sono arrivati a Belluno perché invitati da Nicola Cassisi, docente di lettere al liceo scientifico di Agordo, che lo scorso dicembre aveva scritto alla redazione: “Da diversi anni stiamo vivendo in una condizione di spopolamento che sta diventando insostenibile. Da noi poi si parla la lingua ladina di cui spesso non si conosce nulla”. Qualche mese dopo due giornalisti sono arrivati ad Agordo e si sono fermati per tre giorni facendosi raccontare temi e problemi della provincia dallo stesso Nicola, da Davide Conedera di Colle Santa Lucia che sta facendo un dottorato in geologia, da Beatrice Colcuc, anch’essa collese, a sua volta dottoranda in linguistica romanza che si divide fra il paese natale e Salisburgo, e dal sociologo Diego Cason che ha condotto i giornalisti ad analizzare dati, cause, esiti e rischi di uno spopolamento che non sembra fermarsi. 

LE IMMAGINI
Un video che ieri, dopo soli due giorni dalla sua diffusione, aveva già raccolto circa 300mila visualizzazioni, ma Davide auspica che arrivi a mezzo milione a breve. Del resto Nova Lectio conta un milione di iscritti, un bacino che già di per sé rappresenta un volano importante. Tre sono sostanzialmente i temi affrontati: «Ci siamo chiesti – dice il giornalista che fa da voce narrante – se Dolomiti, Luxottica, ladino e spopolamento contribuissero insieme a creare un unicum e fossero collegati fra di loro». 

IL CONTESTO
La questione del ladino viene inquadrata in tutte le sua sfaccettature: spazio quindi agli aspetti storici, ma anche alle differenze con i ladini dell’Alto Adige dove essi godono di una tutela speciale; qui, per esempio, esiste anche un canale della televisione di stato dedicato a lingua e cultura ladina, Rai Ladinia appunto. La seconda è quella dello spopolamento che Cason mette sul piatto snocciolando numeri, parlando di servizi difficili da garantire proprio per i numeri esigui, la differenza di costi fra lo stesso servizio garantito in pianura ed in montagna, le dinamiche necessarie ad una comunità per potersi sentire ed essere viva. Una condizione che in molti paesi del Bellunese sta sempre più venendo meno con le famiglie che scendono a valle verso i paesi dove ancora si trovano scuole aperte e con esse anche altri servizi. Il rischio è che la montagna venga vista con gli occhi della pianura: «Quando in consiglio regionale ci sono 39 consiglieri della pianura su 40 – spiega Cason - la montagna è vista come lo sfondo di una cartolina. Non sanno cosa succede e il risultato è che in montagna si fanno le cose che servono alla pianura: le strade ampie, le piste da sci, da bob. Ma la pista da bob a cosa serve a noi? A niente, è tutta una roba inutile». 

IL COLOSSO
Infine Luxottica – di cui in realtà si comincia a parlare sin dal minuto 2 del video, ma il cui focus occupa la parte finale - ed il suo ruolo in una comunità come quella di Agordo di 4mila persone. Un colosso di eccellenza che ha portato ricchezza, ma che nel contempo ha assorbito tanta manodopera depauperando gli altri settori artigianali, con difficoltà a trovare panettieri, idraulici, elettricisti. «Agordo e l’Agordino sembrano e rischiano di diventare il sobborgo e il dormitorio di Luxottica», dice Davide. Un lavoro approfondito e documentato che inserisce nello stesso sistema gli elementi citati e prova a capirne le dinamiche: «Come è stato accolto? Bene dal 98% della gente», conclude Nicola che da giovedì ha risposto a decine di chat. 
 

Ultimo aggiornamento: 08:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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