L'autovelox a Solagna fa discutere,
ma su quella strada già troppi morti

Venerdì 4 Novembre 2016 di Roberto Lazzarato
Valbrenta. Autovelox a Solagna

VALBRENTA. Un nuovo speed-check, una postazione di autovelox per la rilevazione della velocità, ‘apparso’ lungo la statale 47 della Valsugana, in territorio di Solagna, ha scatenato curiosità, commenti e illazioni sui social. Premesso che quando servono ci vogliono e che a prescindere si devono rispettare i limiti di velocità nei centri abitati previsti dal codice della strada, la gente oltre ai nuovi controlli si sarebbe aspettata invece qualche notizia positiva sull’ammodernamento dell’eterna incompiuta Valsugana che, invece, pare essere nuovamente in letargo, come anche l’interesse degli amministratori e politici e sulla spinosa questione, si assiste al solito assordante silenzio.

Dell’autovelox, piazzato sulla direttrice Trento-Bassano del Grappa, circa all’altezza della diga di Mignano, in territorio di Solagna, si parla, eccome. A chi infierisce sull’ennesimo marchingegno per fare cassa, altri rispondono che basta rispettare le regole per evitare sanzioni. Ai commenti sull’utilità almeno come deterrente, ribatte qualcuno sostenendo che quei soldi invece sarebbero stati meglio spesi per chiudere un po’ di buche della carreggiata.
Chiacchiere una volta da osteria, ora da social. I motivi reali per i quali è comparso lo speed-check li spiega il presidente dell’Unione Montana Valbrenta, Luca Ferazzoli.

 «Da molto tempo i cittadini della zona attendevano l’installazione di questo apparato a tutela della loro sicurezza - ricorda Ferazzoli. - Il sindaco di Solagna, sollecitato dai cittadini, ha presentato la richiesta alla Giunta dell’UM, titolare della funzione. E’ stato chiesto all’Anas il necessario nulla osta per poter installare il box, che è arrivato con alcune indicazioni, prontamente attuate dagli uffici dell’Unione Montana». I controlli di velocità all’interno di questo speed-check avverranno saltuariamente, non in modo automatico e pertanto nella normalità è un «ottimo strumento di prevenzione e dissuasione, non di sanzione, in quanto consente di diminuire le velocità di percorrenza senza sanzione automatica, ma possibile qualora presente il controllo».

Queste modalità sono nell’ottica di una maggior sicurezza stradale per quel tratto di ststale 47 della Valsugana. «Segnalo, infatti, che nel tratto tra il ponte di Campolongo e il distributore di Solagna, nel solo anno 2015 - spiega il presidente, - ci sono stati nove sinistri di cui uno mortale, sei con lesioni e due con danni materiali a fronte di un solo sinistro con lesioni rilevato a Rivalta, dove già è posizionato il Traffic. Sono stati installati anche doppi cartelli di preavviso, al fine di evidenziare agli automobilisti la presenza di questo speed-check e consentire loro di moderare la velocità con anticipo rispetto al possibile controllo». «Speriamo che questo concorra alla diminuzione della velocità in quel tratto di strada - conclude Ferazzoli - con conseguente aumento della sicurezza stradale e degli abitanti della zona».

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