Valsugana, al Cipe summit con Zaia:
si attende lo stop al project financing
«Basta adeguarla con fondi statali»

Mercoledì 3 Agosto 2016 di Roberto Lazzarato
Valbrenta. Traffico in Valsugana
VALBRENTA - Domani potrebbe essere un giorno cruciale per le sorti del completamento della Valdastico e, conseguentemente, anche della statale Valsugana. E’ previsto, infatti, un incontro al Cipe per discutere sulle modalità di completamento della Valdastico Nord con la presenza del governatore Luca Zaia. 

Il quadro d’insieme dei sistema di collegamenti tra Veneto e Trentino, prospettato dal Comitato Paritetico (Ministero Infrastrutture e Trasporti, Regione Veneto e provincia autonoma di Trento), prevede «un corridoio di collegamento viario tra la Valle dell’Astico, Valsugana e Valle dell’Adige; un’ottimizzazione dei collegamenti tra la SS 47 della Valsugana e la SS 12 del Brennero, in provincia di Trento; un miglioramento dell’efficienza dei collegamenti che percorrono la Valsugana in territorio veneto, che prevedano interventi sulla SS 47 per risolvere le criticità presenti». 

Il lungo e costoso tunnel sotto il Grappa verrà abbandonato?


Su quest’ultimo punto si fondano quindi le aspettative degli amministratori valligiani per strappare un definitivo assenso ad un intervento dello Stato per risolvere i problemi della Valsugana che si tramandano da decenni. Problemi evidenziati anche in questi giorni di traffico molto intenso dei fine settimana di esodo estivo, con serpentoni d’auto di parecchi chilometri, destinati a ripetersi anche nei prossimi week end. Dal Cipe tutti quindi si augurano una conferma della bocciatura decretata dal territorio al project financing ed una certezza, nero su bianco, che sarà lo Stato a farsi carico della messa in sicurezza e adeguamento della statale Valsugana.

Tale accordo, è l’auspicio, dovrebbe essere inserito nelle misure compensative del completamento della Valdastico Nord. In merito, gli amministratori valligiani hanno incontrato l’assessora ai lavori pubblici della Regione, Elisa De Berti, per ribadirle quanto deciso dal consiglio dell’Unione Montana Valbrenta, del quale fanno parte tutti i sindaci del territorio: «parere negativo alla realizzazione del project financing, di notevole impatto ambientale, chiedendo contestualmente al completamento della Valdastico Nord la realizzazione di interventi di ammodernamento della attuale statale 47», spiega il presidente dell’Unione Montana, Luca Ferazzoli.

Gli interventi inderogabili da realizzare in Valsugana riguardano: «Superamento delle frazioni di Carpané e Merlo, in comune di San Nazario, con un tracciato alternativo; realizzazione di idoneo accesso al capoluogo di San Nazario, attualmente estremamente pericoloso; interventi di messa in sicurezza di alcune curve pericolose tra Solagna e San Nazario; messa in sicurezza del viadotto di San Marino. Il tutto per consentire una migliore qualità della vita nella Valle del Brenta». Resta da superare l’ostacolo delle penalità a carico della Regione Veneto in caso di rinuncia al project financing, del quale il Cipe, vista l’eventuale soluzione prospettata per la Valdastico Nord, la contrarietà dei comuni interessati e le reali necessità del territorio, potrebbe decretarne l’inutilità. 
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