Trasporto pubblico, svolta delle aziende del Friuli: «Qui l’elettrico non conviene»

Venerdì 19 Gennaio 2024, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 17:03

E A UDINE COME VANNO LE COSE?

Di mezzi pubblici alimentati solamente grazie all’energia elettrica immagazzinata dalle batterie ce ne sono solamente tre. Sono arrivati l’anno scorso e fanno parte della flotta urbana della società Arriva Udine. «È vero - conferma Massimiliano Marzin, vicepresidente della società di trasporti del Friuli Centrale - che la preferenza sta virando verso il metano liquido. C’è un consolidamento in questo settore. È un problema legato da un lato ai costi, dall’altro all’autonomia dei mezzi». E sull’argomento interviene anche l’assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti, Cristina Amirante: «Gli autobus elettrici possono andare bene per i tragitti urbani - spiega - ma per com’è fatto il nostro territorio sono molto meno funzionali se utilizzati su tratte extraurbane. Pensiamo soprattutto alla montagna, con i lunghi tragitti e le basse temperature che possono peggiorare le performance dei mezzi». Parole che suonano come degli addii a una tecnologia che prometteva invece di rivoluzionare il trasporto pubblico.

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