La Russia ha riconsegnato ieri il corpo di Navalny a sua madre. Ma a pochi giorni dalla misteriosa morte del dissidente in una prigione russa, si alza il livello di allerta per altri prigionieri politici la cui vita potrebbe essere a rischio.
Ne è certo Dmitry Muratov, direttore di Novaya Gazeta e vincitore del Nobel per la pace nel 2021. «Ci sono diverse persone in condizioni peggiori al momento. Sarò diretto: altre morti stanno per arrivare».