LA DECISIONE DEL GIP
A disporre la modifica della misura di custodia cautelare, su richiesta dei difensori di Fiorindi, gli avvocati Fabio Crea e Luigi Torrisi, è stato il gip Piera De Stefani che, in sostanza, ha accolto le istanze formulate dai legali. Il killer reoconfesso del delitto è dunque tornato nell’appartamento Ater di via Ronchese dove vivono la madre e il fratello, che si sono dichiarati disponibili ad accoglierlo e a provvedere al suo sostentamento in attesa del processo. Il giudice ha anche disposto che il 19enne non potrà comunicare, sia in maniera diretta sia per via telefonica o telematica, con nessun altro al di fuori del proprio nucleo familiare, previo il ritorno in carcere.