Olimpiadi 2026, bonifica bellica per la pista da bob: tecnici al lavoro per mappare il sito

Venerdì 16 Febbraio 2024, 05:10 - Ultimo aggiornamento: 07:35

GLI STRUMENTI

Le strumentazioni elettroniche dell’impresa sono in grado di rilevare oggetti nel terreno, in un’area in cui nel corso dei decenni sono stati fatti molti lavori, non soltanto per la pista olimpica da bob Eugenio Monti, ma anche per strade, linee elettriche, acquedotti, insediamenti residenziali, attività sportive, come i piloni della funivia Freccia nel cielo, alla fine degli anni Sessanta, e della cabinovia per il Col Druscié, inaugurata l’11 gennaio 2020. «In quella zona ci sono molti sottoservizi esistenti, di vario genere – conferma Postiglione – e noi verificheremo e valuteremo di volta in volta, anche dopo l’avvio delle lavorazioni principali, previsto per lunedì». Un’altra azienda che ha già i suoi tecnici a Ronco è la Geo and Domus group di Piacenza, che si occupa di assistenza topografica, gestione del territorio e pratiche esplorative. Nell’ingegneria civile, opera in ambito infrastrutturale, gestisce le fasi della progettazione, assiste e dirige i cantieri. È una realtà che eccelle in Italia nel mobile mapping, con tecnologie di strumentazione topografica. L’affidamento a professionalità consolidate vuole essere garanzia di efficienza e rapidità nell’intervento. La priorità del progetto del nuovo sliding centre olimpico è infatti l’urgenza di concludere l’opera nei tempi fissati: almeno la pista dovrà essere consegnata fra poco più di un anno, nel marzo 2025.

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