Geolier, chi è il padre Vincenzo Palumbo: «Quando ho vinto la serata cover mi ha detto: Vabbuò, ma hai mangiato?»

Lunedì 12 Febbraio 2024, 08:01 - Ultimo aggiornamento: 14 Febbraio, 07:25

Il lavoro e il successo

Nelle interviste Geolier racconta appunto di aver sempre lavorato, anche quando andava a scuola. Per il rap decide di mollare sia gli studi sia il lavoro che aveva, in una fabbrica di lampadari: «Per mio padre era inconcepibile, non capiva». Ma il dado è tratto: il suo primo singolo esce nel 2018, si chiama «P Secondigliano», realizzato insieme a Nicola Siciliano. Seguono altri singoli e poi nel 2019 Geolier firma con l'etichetta di Luchè, di nuovo figura importante nella sua vita. Nel suo album di debutto, «Emanuele», le collaborazioni sono già di alto livello, fra Emis Killa, Guè e lo stesso Luchè. L'album viene certificato disco di platino, le collaborazioni continuano e il suo nome cresce. «Il coraggio dei bambini» è la svolta definitiva e ora, con Sanremo, arriva la consacrazione al pubblico nazionalpopolare.

La fidanzata

Ma ancora prima della enorme popolarità data dalla sua presenza all'Ariston, dov'è stato accompagnato dalla fidanzata, Valeria (la content creator VD'A), presente al Festival con lui, Geolier aveva già messo a segno un altro gol senza precedenti: a giugno sarà il primo artista in assoluto a esibirsi per tre concerti allo stadio Diego Armando Maradona di Napoli: due date, il 22 e il 23 giugno, sono già esaurite da tempo (ci hanno messo meno di 48 ore). Resta posto per la terza, il 21 giugno, accompagnata da altri appuntamenti estivi nei principali festival italiani.

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