L'8 marzo di Elena Cecchettin: «A mia sorella Giulia la libertà è stata tolta un po' alla volta. La società non ci vuole padrone delle nostre scelte»

Venerdì 8 Marzo 2024, 22:17 - Ultimo aggiornamento: 23:17

Il grido "smuovi coscienze"

Nel post il dolore è misto anche ad un grido per smuovere le coscienze ma soprattutto generare azioni a catena per un futuro migliore. O quanto meno, un futuro dove la violenza non esiste, dove le donne non vengono uccise e dove tutti gli esseri umani lottano dalla stessa parte, quella della vita e dei diritti. «Ma non possiamo continuare così, dobbiamo reclamare il nostro spazio, di donne, di esseri umani, che ci meritiamo, e voi uomini, dovete lottare, anche voi, affinché questo avvenga, perché è giusto che la nostra vita non debba essere una violazione costante - conclude - .Questa lotta non la dobbiamo portare avanti solo noi cittadini, lo Stato deve prendere decisioni volte a cambiare la situazione perché, quella che sta avvenendo sui nostri corpi, è una guerra, e non possiamo essere sole ad affrontarla.I diritti delle donne, sono diritti umani».

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