I VUOTI
Il 43enne, quindi, non ricorda di aver litigato pesantemente con qualcuno al telefono, di aver chiuso fuori dalla finestra la figlia di 5 anni e di averla, poi, presa e scagliata giù dal terrazzino. Non ricorda di aver provato a togliersi la vita lanciandosi di testa lui stesso dallo stesso punto e di essere scappato, a petto nudo, da alcuni ragazzi del quartiere che l’hanno poi placcato, gettato a terra e consegnato ai carabinieri. Gli esami tossicologici non hanno rilevato nulla di particolarmente anomalo, che potesse essere compatibile con un comportamento del genere. Sì, l’uomo aveva fumato uno spinello, ma questo poco avrebbe a che fare con quanto avvenuto. Nulla che possa avere «un nesso di causalità»: secondo i medici le ragioni sarebbero da ricercare altrove. Motivo per cui il 43enne continua a rimanere piantonato in ospedale: le sue condizioni non sarebbero compatibili con la detenzione in carcere. La diagnosi per il momento parla di un “episodio acuto di psicosi”, a questo punto servirà del tempo per capire a cosa fosse dovuto.