Margherita Agnelli, l'eredità contesa. Gli avvocati di John Elkann: «Da 20 anni perseguita i suoi figli. La replica: «Nel testamento del padre c'era scritto altro»

Mercoledì 14 Febbraio 2024, 12:34 - Ultimo aggiornamento: 16:19

La replica di Margherita

«Siamo confidenti che gli accertamenti in corso facciano luce sui fatti per come si sono effettivamente svolti, non avendo Margherita Agnelli nulla da nascondere. Le sue volontà sono quelle di assicurare un equo trattamento a tutti i propri figli, secondo le norme di legge». Lo scrive in una nota il legale di Margherita Agnelli, Dario Trevisan, replicando alle affermazioni dei legali di John Elkann, in riferimento all'inchiesta avviata dalla procura di Torino sull'eredità di Marella Agnelli. «Che la tutela di tutti i propri figli possa trovare componimento solo nelle aule giudiziarie, non dipende dalla volontà di Margherita Agnelli -afferma Trevisan-. È un fatto incontrovertibile che, proprio nel giorno della morte di Marella Caracciolo, John Elkann, con i suoi due fratelli, abbia promosso un'azione giudiziaria in Svizzera contro la propria madre, prima ancora che fosse sollevata qualsiasi contestazione sull'eredità della nonna, non essendo, a quella data, neppure stato pubblicato alcun testamento». A quella data, peraltro, «l'unica altra azione giudiziale pendente, era quella relativa ad un contenzioso svizzero, iniziato nel 2016 da Marella Caracciolo, subito dopo sostituita da John Elkann, contro Margherita Agnelli che, conseguentemente, faceva valere le proprie difese». E inoltre, conclude il legale, «non risulta in nessun testamento di Gianni Agnelli che Margherita Agnelli e i suoi discendenti dovessero essere estromessi da quella parte di asse ereditario a lei mai rendicontato, né risulta che Marella Caracciolo si sia mai effettivamente espressa in tal senso».

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