VENEZIA - Enrico Letta conferma la decisione di approvare la norma sull'allentamento dei vincoli del patto di stabilità per Venezia. La norma non ha potuto essere inserita nei dl in pubblicazione per l'esigenza di assicurare agli stessi snellezza e rigorosa omogeneità, ma si conferma la volontà di inserire la disposizione nel primo provvedimento utile.
Il presidente del Consiglio, Enrico Letta - si legge in una nota diffusa da Palazzo Chigi - conferma la decisione di pervenire all'approvazione, nei termini già condivisi a livello governativo, della norma relativa all'allentamento dei vincoli del patto di stabilità per la città di Venezia. La norma non ha potuto trovare collocazione nei due decreti in pubblicazione per l'esigenza di assicurare agli stessi snellezza e rigorosa omogeneità, ma si conferma la volontà del governo di inserire la disposizione nel primo provvedimento utile.
«Ho personalmente parlato con il Presidente Letta e prendo atto del Suo comunicato con il quale conferma che sarà comunque varata, tra pochi giorni, la norma che prevede l'allentamento dei vincoli del patto di stabilità per Venezia, chiudendo così questo spiacevole episodio. La norma, infatti, era stata concordata a tutti i livelli e già bollinata dalla Ragioneria Generale dello Stato». Lo afferma in una nota il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta.
«Prendo atto del comunicato del presidente del Consiglio, Enrico Letta, confermatomi nel corso di un colloquio telefonico, circa la decisione già assunta a livello governativo relativa alla norma sull'attenuazione delle sanzioni per lo sforamento del Patto di stabilità nei confronti della città di Venezia». Lo dice il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, in merito al non inserimento nel decreto Milleproroghe della norma riguardante l'allentamento delle sanzioni per lo sforamento del Patto di stabilità per la città di Venezia, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Tale norma, da tempo condivisa con il Comune, consente di riportare ad equità la situazione determinatasi da un Patto di stabilità distorto dalle peculiarità del finanziamento della Legge Speciale per Venezia, pur in presenza di un bilancio comunale in perfetto equilibrio e di un costante controllo della spesa - rileva -.
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Ultimo aggiornamento: 20:39
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il presidente del Consiglio, Enrico Letta - si legge in una nota diffusa da Palazzo Chigi - conferma la decisione di pervenire all'approvazione, nei termini già condivisi a livello governativo, della norma relativa all'allentamento dei vincoli del patto di stabilità per la città di Venezia. La norma non ha potuto trovare collocazione nei due decreti in pubblicazione per l'esigenza di assicurare agli stessi snellezza e rigorosa omogeneità, ma si conferma la volontà del governo di inserire la disposizione nel primo provvedimento utile.
«Ho personalmente parlato con il Presidente Letta e prendo atto del Suo comunicato con il quale conferma che sarà comunque varata, tra pochi giorni, la norma che prevede l'allentamento dei vincoli del patto di stabilità per Venezia, chiudendo così questo spiacevole episodio. La norma, infatti, era stata concordata a tutti i livelli e già bollinata dalla Ragioneria Generale dello Stato». Lo afferma in una nota il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta.
«Prendo atto del comunicato del presidente del Consiglio, Enrico Letta, confermatomi nel corso di un colloquio telefonico, circa la decisione già assunta a livello governativo relativa alla norma sull'attenuazione delle sanzioni per lo sforamento del Patto di stabilità nei confronti della città di Venezia». Lo dice il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, in merito al non inserimento nel decreto Milleproroghe della norma riguardante l'allentamento delle sanzioni per lo sforamento del Patto di stabilità per la città di Venezia, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Tale norma, da tempo condivisa con il Comune, consente di riportare ad equità la situazione determinatasi da un Patto di stabilità distorto dalle peculiarità del finanziamento della Legge Speciale per Venezia, pur in presenza di un bilancio comunale in perfetto equilibrio e di un costante controllo della spesa - rileva -.
Il suo inserimento nel primo provvedimento utile, come assicuratomi dallo stesso Presidente, potrà garantire la corretta continuazione dell'azione amministrativa del Comune, che in mancanza di un tale intervento si trova ad essere compromessa già dal 1 gennaio, in particolare anche nei delicati settori della sicurezza e dei servizi sociali".
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