San Donà di Piave. Mamma, ricoverata per problemi al cuore, prende il Covid in ospedale e muore: i figli fanno causa all'Ulss

Sabato 24 Febbraio 2024 di D.Deb.
San Donà di Piave. Mamma prende il Covid in ospedale e muore: i figli fanno causa all'Ulss

SAN DONÀ - Hanno citato in giudizio l'Ulss 4 per la morte della madre, vittima del Covid. Il fatto risale al 2020. B.C, ottantenne del Sandonatese, era stata ricoverata a fine novembre all'ospedale di San Donà.

Dopo essere stata sottoposta a test molecolare è risultata negativa al Covid, ma dopo quattro giorni di ricovero ha contratto e da lì a poco è morta. I due figli si sono rivolti agli avvocati Diletta Saramin e Roberto Tumiotto di San Donà, citando in giudizio l'azienda sanitaria per accertare le eventuali responsabilità nel decesso e chiedere il risarcimento dei danni.

Richiesta di risarcimento

In particolare, gli avvocati evidenziano che «nonostante la chiarezza della diagnosi in ingresso al pronto soccorso, con cui veniva accertato uno scompenso cardiaco in atto, i medici decidevano di ricoverare la paziente nel reparto di Medicina in cui era presente un focolaio Covid. I figli, inoltre, erano all'oscuro del gravissimo quadro di contagio che proprio in quei giorni interessava il reparto. Solo a ricovero avvenuto, infatti, veniva comunicata loro l'impossibilità di visitare la madre e il divieto di accedere al reparto in quanto lo stesso era oggetto di numerosi casi di positività al Covid e a nulla valevano le rimostranze dei familiari in ordine alla scelta medica di ricoverare la congiunta proprio in quel reparto. Purtroppo i timori dei familiari per la sorte della loro parente trovavano triste conferma visto che l'anziana signora era stata nel frattempo contagiata, con un quadro clinico che andava repentinamente peggiorando in via inesorabile, determinandone il decesso per Covid, come da diagnosi - di lì a pochi giorni». I legali precisano di aver ottenuto un parere da parte dello specialista Antonello Cirnelli che conferma che la paziente era deceduta a causa del virus contratto in ospedale. «La famiglia continuano Saramin e Tumiotto - dopo aver inutilmente convocato l'Ulss davanti al mediatore per il tentativo obbligatorio di componimento stragiudiziale della vertenza, si è vista costretta a citarla in giudizio per ottenere giustizia per la morte della loro congiunta. Si tratta di una morte ingiustificabile che poteva, anzi doveva, essere evitata, resa ancor più greve dal fatto di non aver più potuto vedere, né riabbracciare la loro cara dal momento dell'accesso al pronto soccorso». La vertenza è stata iscritta a ruolo nel dicembre 2022 ed è ancora in fase istruttoria.

Ultimo aggiornamento: 13:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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