MESTRE - Chiuderla. E subito: appena tre giorni di tempo per ottemperare spontaneamente, oppure arriveranno i sigilli. Il provvedimento di chiusura della moschea di via Fogazzaro è sul tavolo dei tecnici dell'Edilizia privata e, oggi, la diffida verrà firmata ed inviata alla Polizia municipale che notificherà l'atto al presidente del Centro culturale Bangladesh, Mohamed Ali. Dopo gli esposti e le lenzuola appese da martedì sulla facciata del condominio del civico 8, i comitati e i residenti hanno vinto la loro battaglia.
Non c'entrano gli abusi edilizi. Il provvedimento che sarà adottato dal Comune punta direttamente sull'uso non congruo di quello che dovrebbe essere un negozio, ma che viene regolarmente utilizzato per pregare da centinaia di musulmani - bengalesi e non solo -, dalle 5 di mattina fino alla mezzanotte. Subito dopo la firma e la successiva notifica (la diffida dovrebbe essere consegnata tra domani e venerdì), i responsabili del centro culturale-moschea avranno 3 giorni per mettersi in regola, e lo potranno fare solo cessando l'attività di culto svolta all'interno del locale al pianterreno.
La conferma indiretta del provvedimento in arrivo giunge anche dalla nota diffusa ieri dalla Prefettura, in seguito alla riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza. Nel centro di preghiera di via Fogazzaro - spiegano a Ca' Corner - sono state accertate violazioni di carattere edilizio e sulla destinazione d'uso dell'immobile che non consentono, a tutela degli stessi frequentatori, il mantenimento dell'apertura.
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