Mestre, spaccata dal parrucchiere: il ladro ferito lascia tracce di sangue in giro. Gli agenti lo individuano (ma è libero)

Sabato 27 Gennaio 2024 di Davide Tamiello
Mestre, spaccata dal parrucchiere: il ladro ferito lascia tracce di sangue in giro. Gli agenti lo individuano (ma è libero)

MESTRE - Uno l’hanno identificato. Gli uomini della polizia locale hanno individuato l’autore della spaccata all’Officina del capello di via Carducci. Il problema è che dopo la denuncia, l’uomo è sparito nel nulla: non si può escludere, quindi, che possa esserci stato il suo zampino in qualcun altro dei tanti colpi avvenuti dall’inizio dell’anno. L’episodio risale al 27 dicembre: quella notte, degli agenti di pattuglia del radio mobile della locale, avevano notato una grossa chiazza di sangue tra via Felisati e via Piave.

In un primo momento, quindi, avevano pensato di trovarsi di fronte a un accoltellamento e, per questo motivo, hanno provato a seguire le tracce per capire se portassero alla soluzione del caso.

MACCHIE DI SANGUE

Macchia dopo macchia, invece, i vigili si sono ritrovati davanti alla vetrina sfondata (a calci) del negozio di parrucchiere. A quel punto è partita l’analisi dei filmati delle telecamere: grazie a quelle si è riusciti ad arrivare al colpevole, un giovane senegalese, intercettato dagli agenti il giorno successivo al fatto all’ospedale all’Angelo. L’uomo, infatti, si era ferito gravemente a una gamba sfondando la vetrata ed era andato a farsi medicare. Ormai era passato troppo tempo per la flagranza e i vigili non hanno potuto arrestarlo, così agli agenti non è rimasto che denunciarlo. Dopo l’episodio, però, l’uomo è sparito nel nulla: potrebbe aver cambiato completamente zona o potrebbe aver preso parte agli altri colpi analoghi in città, come l’ultimo dei quali la notte tra mercoledì e giovedì al bar “Canal” di via Canal a Marghera. C’è da dire che il modus operandi è effettivamente diverso: il ladro senegalese non aveva usato, per esempio, un tombino per farsi largo. 
La polizia locale, su questo particolare fronte dei colpi seriali, in passato ha chiuso diverse operazioni. Circa un anno fa aveva individuato gli autori dei furti alle auto in via Piave (circa un sessantina le auto aperte tra le laterali di via Podgora, via Monte Nero e via Premuda): un gruppo di tossicodipendenti che era a caccia di monetine all’interno dei portaoggetti. Poi è stato catturato un giovane straniero autore di diversi scippi agli anziani in via Piave e tre ladri a cui, l’anno scorso, erano state ricondotte diverse spaccate a negozi della città. 

Ultimo aggiornamento: 17:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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