Matteo Politi, chirurgo abusivo e studente serale. Gli ex compagni: «Millantava esperienze qualificate»

"Non ha mai nascosto nulla. Era il finto chirurgo plastico, lo sapevano tutti"

Venerdì 25 Agosto 2023 di Filomena Spolaor
Matteo Politi

MESTRE - Matteo Politi si presentava con nome e cognome, quando tra i corridoi dell’istituto Pacinotti incontrava gli studenti dei corsi serali. «Non ha mai nascosto nulla. Era il finto chirurgo plastico, lo sapevano tutti – racconta un compagno di scuola -. Era noto che aveva avuto dei problemi in passato e giravano vari articoli su di lui pubblicati sulla stampa». Politi, il falso medico che aveva la terza media come titolo di studio, arrestato martedì a Marghera perché ricercato con mandato di arresto europeo emesso dall’Autorità Giudiziaria romena, si vantava delle sue ambigue competenze anche in ambiente scolastico. «Lui diceva che aveva lavorato per questo o quel nome conosciuto – spiega sempre il compagno del Pacinotti -, per richiamare l’attenzione. Era un millantatore di esperienze qualificate, che in realtà non possedeva». Lo confermano anche alcuni docenti dell’istituto. «Sentivo parlare tra loro gli studenti dei corsi serali – afferma un professore -. Dicevano che Politi si vantava di varie cose e raccontava bugie». Matteo Politi si era iscritto al quarto anno del corso serale in Biotecnologie sanitarie, dopo essere rientrato in Italia dalla Romania. Il quarantatreenne inseguito per i reati di truffa e falsificazione di documenti, in relazione all’esercizio abusivo della professione medica, aveva presentato una serie di diplomi con cui si era proposto come alunno del quinto anno.

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LE PERPLESSITÀ
«Alcuni docenti avevano avuto delle perplessità – prosegue il professore -, in quanto Politi aveva consegnato una serie di attestati e diplomi ricevuti in America considerati non credibili.

La direzione scolastica aveva deciso di accettarlo in quarta superiore, ma solo dopo il superamento del test d’ingresso». Per iscriversi ai corsi serali del Pacinotti, uno studente deve presentare il diploma e le pagelle. «Capita spesso che qualcuno porti delle fotocopie – dichiara il docente -. Lo iscriviamo comunque, ma entro un mese deve dimostrare i documenti originali, altrimenti non gli è permesso frequentare le lezioni. C’è chi non trova il diploma o la pagella, per esempio studenti che hanno cambiato casa o stranieri che devono fare richiesta a qualche ambasciata. All’inizio cerchiamo di non fargli perdere tempo e per un periodo di trenta giorni consentiamo loro di iniziare a frequentare i corsi, iscrivendoli a un elenco provvisorio. Se non trovano i documenti, contattiamo noi la scuola frequentata. I test di ingresso sono organizzati per una verifica delle competenze, spesso per risolvere dubbi o perplessità. In generale non si manda via nessuno, ma la documentazione deve essere completa e concreta». Attualmente Politi non è iscritto alla quinta. Ma dopo che ieri il giudice in Corte d’Appello ha commutato l’arresto in obbligo di firma (una volta a settimana nella caserma dei carabinieri a Marghera) e al finto chirurgo sarà consentito lavorare, forse i docenti e gli studenti lo rivedranno tra i banchi di scuola.

Ultimo aggiornamento: 14:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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