MESTRE - Matteo Politi si presentava con nome e cognome, quando tra i corridoi dell’istituto Pacinotti incontrava gli studenti dei corsi serali. «Non ha mai nascosto nulla. Era il finto chirurgo plastico, lo sapevano tutti – racconta un compagno di scuola -. Era noto che aveva avuto dei problemi in passato e giravano vari articoli su di lui pubblicati sulla stampa». Politi, il falso medico che aveva la terza media come titolo di studio, arrestato martedì a Marghera perché ricercato con mandato di arresto europeo emesso dall’Autorità Giudiziaria romena, si vantava delle sue ambigue competenze anche in ambiente scolastico. «Lui diceva che aveva lavorato per questo o quel nome conosciuto – spiega sempre il compagno del Pacinotti -, per richiamare l’attenzione. Era un millantatore di esperienze qualificate, che in realtà non possedeva». Lo confermano anche alcuni docenti dell’istituto. «Sentivo parlare tra loro gli studenti dei corsi serali – afferma un professore -. Dicevano che Politi si vantava di varie cose e raccontava bugie». Matteo Politi si era iscritto al quarto anno del corso serale in Biotecnologie sanitarie, dopo essere rientrato in Italia dalla Romania. Il quarantatreenne inseguito per i reati di truffa e falsificazione di documenti, in relazione all’esercizio abusivo della professione medica, aveva presentato una serie di diplomi con cui si era proposto come alunno del quinto anno.
LE PERPLESSITÀ
«Alcuni docenti avevano avuto delle perplessità – prosegue il professore -, in quanto Politi aveva consegnato una serie di attestati e diplomi ricevuti in America considerati non credibili.