Maerne, strada invasa dalle pecore e ridotta a letamaio

Martedì 5 Marzo 2024 di N.Der.
Maerne, strada invasa dalle pecore e ridotta a letamaio

MARTELLAGO - Invasi dalle pecore.

In questi giorni i residenti ai civici 12F-12L di via Cavino, nella periferia di Maerne in aperta campagna, si sono ritrovati con problemi e disagi. Alle loro case si accede da una strada sterrata, da via Zigaraga, rasente il Passante che lì passa in viadotto e il sito sotto il cavalcavia è diventato il ricovero notturno di un gregge di duecento tra pecore, capre, asini, cani che sta svernando in pianura.

Invasione di pecore

L'area, di proprietà di Cav, già teatro di soggiorni di mandrie di ovini, da qualche anno è stata appositamente recintata e chiusa con un cancello dalla Concessionaria autostradale. Una chiave però è stata affidata al proprietario di alcuni terreni del luogo per consentirgli di passare con il trattore ma questi, non si sa a che titolo, ha aperto ai pastori, che da venerdì vi si sono piazzati nell'area coi loro furgoni e la usano come base da cui partono al mattino per portare al pascolo le pecore per poi tornarvi la notte. Risultato, la stradina è stata ridotta a un letamaio, con escrementi e sporcizia che si sono aggiunti ad acqua e fango delle recenti piogge, diventando impraticabile per pedoni e ciclisti. Gli abitanti hanno chiamato più volte Comune, vigili, carabinieri e Cav i cui addetti, ieri, hanno finalmente raggiunto la zona invitando i pecorai a sgomberarla subito, ma ieri pomeriggio i loro furgoni si trovavano ancora sul posto. E non è l'unica protesta "stradale" di questi giorni, per le varie buche sull'asfalto apertesi con il maltempo che hanno anche aggravato lo stato di dissesto di alcune strade come via Volta, di cui si parlerà anche nel consiglio di oggi: si tratta infatti anche di una delle vie lungo le quali dovrebbe passare la tappa del Giro d'Italia che attraverserà Martellago il 23 maggio e la minoranza chiede se l'Amministrazione intenda ri-asfaltarla per quella data, o chiedere agli organizzatori di cambiare percorso, perché le sue attuali condizioni, oltre al pessimo biglietto da visita per il Comune, rappresenterebbero anche un rischio di cadute per i ciclisti.

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