MESTRE - Adesso iniziano ad affiorare tutti i problemi. Che non sono solo quelli dei clienti che hanno acquistato nei mesi scorsi una vettura da Autosanlorenzo, ancora da consegnare dopo il pagamento di acconti o perfino dell'intero costo, che adesso Opel Italia sta cercando di proteggere garantendo il passaggio dei contratti su altre concessionarie. No, perché le radici della crisi dell'ormai ex concessionaria Opel di via Giustizia affondano già alla fine dell'estate scorsa. Con i dipendenti del salone che avevano lanciato l'allarme vedendo ritardi nel versamento degli stipendi che poi, mese dopo mese, la concessionaria ha iniziato a non pagare.
«Abbiamo passato momenti peggiori», dicevano fino a sabato scorso dalla famiglia Gasparini, titolare di Autosanlorenzo Srl con sedi anche a Salzano e Chioggia (attualmente chiuse), Piove di Sacco e Rovigo. «L'ultimo contratto di solidarietà risale al 2012-2013 - ricorda Matteo Masiero della segreteria Fim Cisl veneziana -. Tra settembre e ottobre dell'anno scorso, però, i lavoratori ci avevano chiamato per segnalare ritardi nel pagamento degli stipendi ed una situazione economica difficile anche nei confronti dei fornitori. Ci siamo incontrati, ma senza muovere nulla perché la loro speranza era che le cose si sistemassero»...
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