Prosecco, la guerra del nome travolge anche l'influencer Canal: è polemica sul video della vendemmia

Giovedì 21 Settembre 2023
Nicola Calan

VALDOBBIADENE - I "ribelli" del prosecco tornano a farsi sentire e, con una lettera spedita martedì, chiedono alla presidente Elvira Bortolomiol la convocazione di un consiglio d'amministrazione straordinario del Consorzio Tutela Vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco docg Superiore. L'argomento è sempre lo stesso: la tutela della denominazione. La richiesta è sottoscritta da Andrea Dal Cin, Lodovico Giustiniani, Leonardo Ronfini, Cinzia Sommariva, Marco Spagnol e Loris Vazzoler.

I firmatari accusano presidente e direttore di prendere decisioni e di fare comunicazioni senza prima consultare tutti i membri del cda. E ne chiedono conto.

LE ACCUSE
Sono vari i punti messi in discussione. Si parte dalla ricerca sul "naming" (denominazione ndr) commissionata a Ipsos. I consiglieri dicono di non essere stati informati, col risultato che adesso il consorzio dovrà pagare il lavoro, circa 30mila euro, "che però non è stato autorizzato". E una ricerca sul "naming" è fondamentale nel momento in cui la guerra tra i produttori del prosecco è scoppiata proprio sulla "denominazione corretta" da utilizzare. Le altre lamentele riguardano la "Prosecco Marathon", che non prevedendo la denominazione Conegliano-Valdobbiadene "promuove un messaggio non corretto". E ancora alla presidente Bortolomiol viene mossa l'accusa di non aver ancora fatto nulla per cambiare la denominazione al cammino Unesco tra le colline "che - si legge nella lettera - deve essere identificato con l'inserimento del riferimento geografico Conegliano-Valdobbiadene" , modificando l'intera cartellonistica. E chiedono anche di fissare una data certa entro cui fare queste modifiche. Curiosità: tra i firmatari ci sono anche dei componenti dell'associazione che, quei cartelloni, li ha approvati con la sola indicazione "prosecco".

LO SFOGO
L'assedio al Consorzio però aumenta. L'ultimo affondo arriva anche dal "Canal", il popolare influencer che ogni anno realizza il video promozionale per la vendemmia del prosecco e sempre con un occhio di riguardo per le colline della Docg. Così ha fatto anche quest'anno, entrando però in rotta di collisione con i produttori perché ha sintetizzato la bontà del vino con le bollicine nell'espressione "prosecco fresco". La Docg gli ha però vietato di utilizzare il logo del consorzio, negandogli quindi ogni tipo di contributo economico, perché nel suo video (molto divertente) non avrebbe adeguatamente sottolineato la dicitura "Conegliano Valdobbiadene". Il Canal ha spiegato tutto in un lungo post sui social, specificando che il video è pieno zeppo di riferimenti, chiari, al Docg. Ma questo non ha smosso il consorzio. E quindi si chiede: «Concludo con una domanda aperta - scrive - se questa parola "prosecco" ultimamente provoca tanto fastidio perché, a questo punto, non si fa anche l'impossibile per toglierla, tenendo solo "Conegliano Valdobbiadene Docg?".

Ultimo aggiornamento: 22 Settembre, 10:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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