MOGLIANO VENETO (TREVISO) - Gli ubriachi che lunedì 7 agosto hanno tenuto in scacco il centro di Mogliano, scatenando una rissa, spaventando i passanti e minacciandoli, sono stati tutti identificati dai Carabinieri della locale stazione. Si tratta di tre giovani: un 29enne e un 28enne di origini marocchine e un 30enne italiano. Quest’ultimo denunciato anche per violazione alle prescrizioni impostigli, essendo un sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno. I tre sono ritenuti i responsabili della rissa, scoppiata alle 21, in un parco pubblico vicino a via Zermanesa. L’indagine dei militari dell’Arma è stata veloce. Hanno raccolto testimonianze, inoltre hanno puntato la ricerca da subito su alcuni soggetti già noti, che non si tirano mai indietro a menar le mani e dare fastidio ai residenti, soprattutto quando sono su di giri. In più, a inchiodare il terzetto, i filmati e le riprese delle telecamere di sorveglianza, presenti in zona. I tre sono stati denunciati per abuso di bevande alcoliche e futili motivi alla base della scazzottata, che aveva generato preoccupazione e allarme nei residenti. Sabato sera i tre iniziano a importunare i passanti, li fermano per chiedere un passaggio. E li minacciano: «Ti spacco la faccia».
IL PRECEDENTE
Lo scorso maggio, una situazione simile era sfociata in una rissa a più riprese che aveva seminato il panico in centro. Al punto che i clienti di un ristorante si erano visti costretti ad abbandonare i tavoli temendo un’escalation di violenza. Una mezza dozzina di sbandati erano venuti alle mani. Tra loro c’era anche una ragazza. Il motivo della rissa non era chiaro ma l’alcol aveva contribuito in modo decisivo a fomentare gli animi. Il primo “round” era scattato davanti alla chiesa, poi i contendenti si erano spostati nella zona del brolo, dove si era consumato il secondo round. Le urla e i pugni avevano creato grande allarmismo tra gli avventori di un locale. Qualcuno di loro era addirittura scappato. Fino a qualche mese fa la zona era un punto di ritrovo anche per gruppi di giovani bulli, che avevano anche preso di mira i clienti del supermercato con dispetti e intimidazioni. In un caso un cliente era intervenuto per difendere il suo cagnolino, legato fuori dal punto vendita e accerchiato dalla “baby gang”.
LA SODDISFAZIONE
«In tempi brevissimi è stata data risposta dai Carabinieri alla preoccupazione dei residenti che si erano detti spaventati per quanto successo. I tre sono stati identificati e denunciati in una settimana» dicono dal comando dei carabinieri