Omicidio di Margherita Ceschin, la figlia: «Intercettazioni tutte utilizzabili, sono sollevata. Ho perso la speranza che mio padre faccia la cosa giusta»

Sabato 27 Aprile 2024 di Redazione Treviso
Omicidio di Margherita Ceschin, la figlia: «Intercettazioni tutte utilizzabili, sono sollevata. Ho perso la speranza che mio padre faccia la cosa giusta»

CONEGLIANO (TREVISO) - Omicidio di Margherita Ceschin, intercettazioni legittime e utilizzabili. La figlia: «Ho fiducia nelle istutizioni. Ho perso la speranza che mio padre faccia la cosa giusta».

La pensionata di 72 anni era stata uccisa la sera del 23 giugno 2023 nel suo appartamento di via XXVIII Aprile a Conegliano. «Sono finalmente uscite le motivazioni con cui la Corte di Cassazione si è espressa in ordine all’ordinanza applicativa della misura emessa dal Riesame di Venezia nei confronti degli imputati: le aspettavo, con un certo senso di angoscia, ormai da qualche tempo - commenta la figlia della vittima, Elisabetta Lorenzon - Ho, dunque, appreso con un certo sollievo che le intercettazioni sono tutte utilizzabili e che, contrariamente alle notizie frammentarie che si sono rincorse in queste ore, la Suprema Corte non ha escluso la responsabilità di mio padre e degli altri indagati nell’omicidio di mia mamma, ma ha semplicemente richiesto una migliore formulazione delle motivazioni con collegamenti più puntuali e specifici per ricostruire dettagliatamente le fasi dell’omicidio ed il contributo ed i ruoli assunti da ciascuno, proprio in ordine alle singole intercettazioni».

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La figlia: «Ora si apre una nuova fase di attesa»

Del delitto sono accusati Enzo Lorenzon, l’ex marito 79enne della vittima (ora ai domiciliari in una casa di cura, ndr) considerato il mandante, Josè Luis Mateo Garcia, il 29enne dominicano considerato uno degli autori materiali dell’omicidio (arrestato in Spagna e poi estradato) assieme a Sergio Antonio Luciano Lorenzo e al mediatore Juan Maria Guzman. «Ora si apre un nuova fase di attesa: quella della nuova pronuncia del Riesame - continua la figlia -. Sono e rimango fiduciosa che tutti gli elementi probatori raccolti sinorain uno con le intercettazioni già poste alla base dell’applicazione originaria degli arresti e non ultimo l’incidente probatorio richiesto dalla Procura sull’ormai noto “pizzino”che spero venga accolto e svolto nel più breve tempo possibile, consentano di giungere al processo in modo rapido e senza altre “sorprese” e che tutti i responsabili paghino per quello che hanno fatto a mia mamma e che affrontino il processo non da uomini liberi. Rinnovo, come sempre, la mia fiducia nella Procura e nelle forze che, sin dall’inizio, hanno sempre lavorato senza sosta. Al contrario, invece, ho perso la speranza che mio padre faccia la cosa giusta».

Ultimo aggiornamento: 13:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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