Sente dei colpi alla porta e pensa sia il marito: «Mi sono trovata a tu per tu con i ladri»

Paura a Breda per due famiglie: «Ho seguito i malviventi con la torcia, ora basta: scendiamo in strada e facciamo le ronde»

Lunedì 5 Febbraio 2024 di Maria Elena Pattaro
Paura a Breda per due famiglie

BREDA DI PIAVE - Sente dei colpi alla porta e va ad aprire, convinta che sia il marito tornato a casa con le pizze. Invece si trova di fronte un ladro. L’altro complice era alla finestra, pronto a colpire. Attimi di paura sabato all’ora, per una residente di Saletto di Breda di Piave. La giovane donna non è stata l’unica a trovarsi a tu per tu con i malviventi. È successo anche agli zii anziani, che abitano a 200 metri da casa sua. I coniugi coraggiosi hanno addirittura inseguito i ladri con le torce, fino a perderne le tracce. Due le villette prese di mira tra le 18.30 e le 19, in via Casette e via Casoni. Ma la prontezza dei proprietari ha sventato i piani dei due malviventi. E adesso tutta la via è pronta a organizzare delle “ronde”. 
 

DOPPIO ASSALTO
Gli assalti sono andati in scena all’ora di cena. I ladri hanno puntato l’abitazione annessa ai Vivai Mosole, dove vivono due famiglie. La figlia del titolare aspettava il marito: era andato a prendere le pizze da asporto insieme a un parente. A un certo punto ha sentito dei colpi contro il portoncino d’ingresso. D’istinto è corsa ad aprire, convinta che fosse lui. Invece si è trovata davanti un perfetto sconosciuto in abiti scuri. In una frazione di secondo si è resa conto di essere in pericolo e ha richiuso la porta, urlando. Alla finestra c’era un’altra sagoma: probabilmente il complice stava cercando di spiare o forse cercava un pertugio per entrare senza dare nell’occhio mentre le famiglie erano a tavola. Invece le urla delle vittime li hanno costretti alla ritirata. Poco male. I ladri sono passati all’obiettivo successivo: la villetta di Ivana Mosole e Maurizio Gritti. Hanno scavalcato la recinzione penetrando in giardino. E poi hanno tentato l’assalto al portone d’ingresso. Erano le 18.45. Le luci erano spente, gli scuri già tutti chiusi tranne la finestrella della cucina. Dettagli che potrebbero aver tratto in inganno i ladri, inducendoli a credere che in casa non ci fosse nessuno. Invece no. «Eravamo in salotto, seduti sul divano - racconta Ivana, una 67enne molto energica -. Ho sentito un colpo fortissimo contro la porta della cucina. Come se qualcuno stesse cercando di buttare giù la porta». Ma il portoncino d’inverno è sbarrato da una specchiera, in modo da tappare gli spifferi. La donna ha acceso le luci ed è uscita a controllare. «Ho visto due uomini scappare via. Ho urlato tutto quello che mi è venuto in mente pur di farli andare via: “Vi ho visti, vi conosco, siete dei delinquenti”». Non si è limitata alle parole, Ivana. Ha anche cercato di rincorrerli: «Non avevo paura. Solo una gran rabbia perché volevano rubare in casa mia». Lo stesso ha fatto il marito Maurizio, 70 anni, parrucchiere in pensione. «Sono uscito di corsa con una torcia e li ho inseguiti fino alla strada urlando “Ai ladri, ai ladri!”» dice. Erano agili, scattanti: due giovani di media statura che potrebbero avere attorno ai 25 anni. Raggiunta la distanza di sicurezza, i malviventi hanno rallentato. «Camminavano a un’andatura normale - prosegue Gritti -. Uno di loro mi spiava da dietro la colonna di una casa in costruzione. Poi sono spariti, credo siano scappati attraverso i campi». In quei momenti concitati la coppia ha chiamato il 112 e avvertito i vicini: «Chiudetevi in casa, i ladri stanno girando». In pochi minuti, grazie al passaparola, tutti i residenti del circondario erano sul chi va là. «Ci ha avvisati una vicina - racconta Bruno Davanzo, ultraottantenne, che abita in via Casette insieme alla moglie -. Noi avevamo già chiuso tutte le imposte, come facciamo sempre appena scende il buio. Ormai c’è da avere paura. Adesso staremo ancora più attenti». 
 

LE INDAGINI
I carabinieri sono arrivati sul posto poco dopo, ma malviventi si erano ormai dileguati per proseguire la loro scorribanda.

Non è escluso infatti che la stessa coppia (o la stessa banda se avevano anche un altro complice rimasto a fare da palo) abbia colpito altrove. Sabato sera sono fioccate segnalazioni di furti in casa (alcuni andati a segno, altri solo tentati) anche da Arcade, San Biagio e Mogliano. In alcuni casi sono stati visti scappare proprio due individui. I militari dell’Arma, raccolte denunce e segnalazioni, indagano sui casi. Intanto a Saletto si alza il livello di allerta: «Stiamo valutando di organizzare delle piccole “ronde” tra residenti - afferma Maurizio -. Senza connotazione politica: si tratterebbe di passeggiate serali di controllo, segnalando alle forze dell’ordine eventuali movimenti sospetti». Tutto pur di scongiurare altri colpi.

Ultimo aggiornamento: 19:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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