Padova. Spaccio, la polizia intensifica i controlli: tante le segnalazioni dei cittadini per gli edifici chiusi

Il timore è che le case Ater chiuse possano diventare luogo di ritrovo di sbandati

Domenica 2 Luglio 2023 di Serena De Salvador
Polizia in via Palestro

PADOVA - Il rione Palestro torna ad essere una delle zone più attentamente monitorate nell'ambito delle attività della questura contro lo spaccio di droga. Il più recente controllo è avvenuto venerdì pomeriggio e ha visto finire in arresto un ventenne italiano, già noto per precedenti legati agli stupefacenti, sorpreso in pieno giorno con poco meno di trenta grammi di droga addosso. Pochi giorni fa una partita di cocaina era stata scovata dentro a un tombino e sequestrata.

Entrambe le operazioni sono nate dalle molteplici segnalazioni presentate alla polizia da residenti del quartiere, che stanno tornando a mobilitarsi contro il degrado.

La situazione

Nel rione ovest a ridosso delle mura del centro storico l'attenzione dei residenti è infatti tornata ad alzarsi a causa della presenza di individui sospetti avvistati per strada e soprattutto nei pressi delle numerose case popolari chiuse che si trovano nel rione. A oggi sono infatti almeno dodici le palazzine di proprietà di Ater che, da un anno a questa parte, sono state sgomberate e sigillate per essere sottoposte a lavori di ristrutturazione. La maggior parte si trovano nel quadrilatero compreso tra via Palestro, via Varese, piazza Caduti della Resistenza e via Magenta, ma altre se ne contano pure nella vicina via Lago Ascianghi. Gli inquilini sono stati trasferiti in altre case popolari in attesa delle ristrutturazioni e sono circa 150 gli alloggi rimasti vuoti. I lavori però non sono ancora partiti, tanto che circa 200 residenti hanno firmato una petizione chiedendo di provvedere al più presto. L'aumento dei costi per la sistemazione, per le materie prime e per l'apertura dei cantieri sta però facendo dilatare i tempi e il timore degli abitanti è che quelle abitazioni vuote possano diventare luoghi di degrado e di ricovero per sbandati, nonché di occupazioni abusive.

Le verifiche

Per questo la questura nelle ultime settimane è tornata a intensificare i controlli in zona, sia di notte che di giorno. Attorno alle 15 dell'altro ieri una pattuglia della Squadra volante era impegnata proprio in un servizio antidroga dopo l'arrivo di un'altra serie di segnalazioni concentrate nell'area attorno ai palazzoni Inps, altro luogo tristemente noto per il progressivo abbandono di quelli che un tempo erano trecento appartamenti di pregio, oggi vuoti per oltre la metà. Lungo via Brigata Padova gli agenti hanno notato un ragazzo in monopattino che, alla vista dell'auto della polizia, ha abbandonato il mezzo ed è corso a nascondersi dietro un'auto parcheggiata. Un tentativo maldestro, perché i poliziotti lo hanno visto e immediatamente raggiunto. Il giovane, molto agitato, mentre si avvicinavano si è anche chinato per nascondersi qualcosa dentro a un calzino. A quel punto è scattata la perquisizione, che ha portato a scoprire un involucro di cellophane con all'interno 26 grammi di hashish. Il ragazzo, poi identificato in un 21enne italiano, è stato trasferito in questura. Mentre la droga veniva sequestrata lui è stato arrestato per detenzione a fini di spaccio. Un peso decisivo sul provvedimento lo hanno avuto anche i suoi precedenti, avendo già avuto guai con la giustizia proprio per lo stesso reato.

Solo una settimana prima, durante un'altra perlustrazione del quartiere, la polizia era intervenuta su richiesta dei residenti per la presenza di spacciatori tra via Toselli e via Palestro. La perquisizione della zona aveva portato a scoprire un involucro sospetto nascosto dentro a un tombino a ridosso di una delle palazzine sgomberate. All'interno vi era un sasso da 80 grammi di cocaina, ancora da tagliare, dividere in dosi e immettere sul mercato. Meno di un anno fa il Palestro era già stato al centro dei servizi antidroga delle forze dell'ordine, con numerosi arresti e denunce. 

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