Monselice. Caldaia rotta all'asilo nido, scoppia la rabbia dei genitori: «I nostri bimbi al freddo, l'acqua è ghiacciata»

Si tratta del secondo guasto in breve tempo

Domenica 10 Marzo 2024 di Giovanni Brunoro
Bimbi (foto Pexels - Stephen Andrews)

MONSELICE (PADOVA) - La caldaia del nido comunale è fuori uso da quasi un mese: esplode la rabbia dei genitori. L’assessore al sociale Francesca Fama non ha più pazienza: «Domani incontreremo la cooperativa che gestisce la struttura. Da contratto, la sostituzione della caldaia spetta a loro». Tornano alla ribalta i problemi che da tempo affliggono il nido di via Carrubbio: a preoccupare ora è l’impianto centralizzato di riscaldamento. Il primo guasto, che sembrava risolto, si era verificato a metà febbraio. Dopo l’intervento dei tecnici, che pareva risolutivo, due settimane fa la caldaia è andata nuovamente in blocco e pare non ci sia alcuna possibilità di ripararla.

Bimbi al freddo, la rabbia dei genitori

A rendere pubblica la vicenda sui social è la mamma di un bimbo che frequenta il nido: «I bambini sono al freddo e con l’acqua ghiacciata.

Il personale della struttura sta facendo il possibile per garantire il maggiore benessere dei piccoli, utilizzando le pompe di calore presenti, ma questo non basta. Gli organi competenti stanno prendendo tempo, senza dare risposte esaustive». La polemica è stata rimbalzata anche dalla politica locale, con i consiglieri di minoranza Rino Biscaro e Gianni Mamprin che preannunciano un’interrogazione per il consiglio comunale di lunedì sera. Oltre alla caldaia, l’opposizione è preoccupata dalla presenza di un’infiltrazione dal tetto e da alcuni problemi, che i gestori avrebbero manifestato, di muffa nel locale adibito a dispensa.

La scuola

Il nido comunale Papa Giovanni Paolo II è gestito da quest’anno scolastico dalla cooperativa di Casoria (Na) "Raggio di sole", che ha in concessione analoghe strutture nel territorio. L’assessore al sociale Francesca Fama fa il punto della situazione: «Al manifestarsi del guasto, abbiamo avvisato i genitori e sono state installate delle pompe di calore, che funzionano giorno e notte. I bambini non hanno freddo, anche se manca l’acqua calda. La caldaia è da sostituire e la cooperativa ha già chiesto dei preventivi». La spesa oscilla tra i 40mila e i 60mila euro, cifra che il gestore non vorrebbe sostenere. «C’è un contratto - prosegue l’assessore - Fatta eccezione per le opere murarie, la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’asilo nido spetta al concessionario. Sono loro che devono assumersi l’onere di acquistare la nuova caldaia. Mi hanno replicato che è da soli sei mesi che sono qui e che l'importo è troppo alto. A questo punto, mi chiedo se prima di prendere in gestione la struttura abbiano effettuato dei sopralluoghi adeguati». Domani mattina, l’assessore e i responsabili degli uffici comunali competenti incontreranno il rappresentante della cooperativa per provare a trovare una soluzione ma, se le cose dovessero mettersi male, il Comune avrà a disposizione l’arma della risoluzione anticipata del contratto e l’escussione della fideiussione che la coop ha prestato.

Ultimo aggiornamento: 10:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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