Caro lettore, non tema: seguiremo passo dopo passo, ostacolo dopo ostacolo, la trattativa per l'autonomia

Venerdì 27 Ottobre 2017
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Gentile Direttore,
la percentuale di votanti al referendum di domenica scorsa è stata pari a quella delle elezioni regionali del 2015: una partecipazione attiva del 57,2% ed un'assenza dal voto del 42,8%. È compito degli esperti sondare la molteplicità delle relazioni tra i due accadimenti, difficile non convenire che il perimetro della partecipazione democratica è rimasta invariato. In ogni caso il Si ha prevalso alla grande ed ora il Presidente del Veneto è chiamato a rappresentare tutti e tutto il Veneto nella difficile partita appena ri-apertasi con Roma. Alcune questioni sarebbero da non rilanciare, ad esempio quelle oggetto di bocciatura da parte della Consulta nel 2015: Indipendenza e Sovranità, Statuto Speciale, Tasse e Tributi nella misura dell'80%. Il rischio è di impaludarsi ancor prima di partire, dato che il percorso è lungo e accidentato: proposta da discutere con le parti sociali e quindi in Consiglio Regionale, intesa da raggiungere con il Governo, approvazione in entrambi i rami del Parlamento. La recente esperienza maturata, mi spinge a chiedere un costante e prezioso impegno dei mass-media, in primis i quotidiani cartacei, perché ho avuto modo di constatare la carenza di conoscenza nel merito della/e questioni sollevate dal quesito referendario e dintorni. Per altro verso, è probabile che con il passar dei mesi l'argomento che ci sta tanto a cuore sparisca dai titoli di testa. Perciò, memore di quanto accadde nel 2008 al primo ed omologo provvedimento regionale, mi permetto di suggerirle l'idea di prendersi l'impegno di realizzare un focus di analisi e di verifica di quanto già fatto alla data del 22 ottobre 2018.


Enzo De Biasi

Caro lettore,
la rassicuro: seguiremo passo dopo passo, riunione dopo riunione, rinvio dopo rinvio, l'evolversi della trattativa tra regione e governo. E accolgo la sua proposta di realizzare fra un anno un focus per verificare i risultati raggiunti e gli obiettivi mancati sulla strada, lunga e complessa, dell'autonomia. Mi permetta solo una piccola annotazione sulla partecipazione al voto. In realtà il 22 ottobre hanno votato più persone che alle ultime elezioni regionali. In quel caso infatti era concesso il voto dall'estero e, come lei certamente sa, i veneti residenti oltrefrontiera rappresentano l'8,8% del corpo elettorale che, in questo caso, è stato di fatto escluso dal voto. In secondo luogo il 22 ottobre chi non era d'accordo non è andato a votare No, ma si è astenuto. Se si fosse recato alle urne la percentuale dei votanti sarebbe stata ancora più alta e vicina, se non superiore, a quella del recente referendum istituzionale. Tutto ciò dà ancora più importanza alla trattativa che si aprirà a Roma.
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