Putin mirava a conquistare l’Ucraina e sono chiari i segnali che potrebbe voler fare lo stesso con altri paesi vicini

Domenica 21 Aprile 2024

Caro Direttore,
ma Lei è davvero convinto in quello che ha scritto in risposta e pubblicato oggi 19 aprile sul Gazzettino? Lei è davvero convinto che Putin ha intenzione di conquistare altri Paesi oltre all’Ucraina? Le risulta che Putin ne abbia manifestato il volere in qualche modo? In qualche scritto e intervista ufficiale? Se ce l’ha me la può proporre per favore? È davvero convinto che Putin voglia conquistare l’intera Ucraina? Non mi dica che ci crede perché mi lascia con l’amaro in bocca. Come potrebbe Putin governare un Paese che non lo vuole? Mi paiono davvero sciocchezze. Io credo che sia invece evidente che la Russia non vuole più di quello che si è presa, se non probabilmente spostarsi ad Ovest per chiudere tutte le possibili ritorsioni per via mare in Crimea. Caro Direttore, scusi la franchezza, non voglio mancare di rispetto, ma davvero mi pare incomprensibile il suo ragionamento. Non ci sono fonti attendibili che possono avvalorare la sua tesi, eppure si insiste con propaganda da bar. 

Marco Antoniazzi
 


Caro lettore,
di norma sono abbastanza convinto di ciò che scrivo.

Naturalmente non pretendo di aver il monopolio della verità, ma cerco di interpretare i fatti e di dare loro una lettura quanto più possibile ancorata alla realtà e non condizionata da pregiudizi. Lei mi chiede ad esempio se sono davvero convinto che Putin abbia intenzione di conquistare altri paesi. Francamente che ne sia convinto io avrebbe un’importanza pari a zero. Il fatto è che ne sono convinti o temono questa evenienza tutti i paesi confinanti con la Russia. Certo, può darsi che anche i leader e i parlamenti finlandesi, svedesi, moldavi, georgiani, lituani siano vittime, più o meno consapevoli, della propaganda. Ma può anche darsi che queste nazioni abbiano qualche ragione e molti elementi concreti per nutrire la preoccupazione di essere attaccati dalla Russia. Non crede?

Quanto alle intenzioni di Putin verso l’Ucraina: le ricordo che l’esercito russo puntò i suoi carri armati su Kiev, non sulla Crimea o su altri più lontani territori contesi. Fu l’inattesa capacità di risposta Ucraina che impose al Cremlino di mutare strategia. La conquista della capitale rispondeva in tutta evidenza, come poi è stato dimostrato da documenti ufficiali, a una precisa strategia: deporre Zelensky e mettere a capo del governo un presidente “amico” della Russia, replicando il modello bielorusso. Quanto agli obiettivi “di conquista” di Putin, è del tutto naturale che non li abbia mai resi noti in discorsi ufficiali o nelle interviste. Le risulta per caso che prima di invadere l’Ucraina il Cremlino avesse fatto un comunicato stampa? Ma anche fingendo di ignorare ciò che scrivono da tempo gli ideologi più vicini al leader russo, il capo del Cremlino non ha mai nascosto la sua nostalgia per la grande Russia e non mai fatto mistero di considerare territori russi alcuni dei paesi che dalla caduta dell’impero sovietico hanno conquistato la propria indipendenza. Anche nella recente campagna elettorale nelle città russe sono comparsi enormi manifesti con il volto di Putin e la scritta: “I confini della Russia non finiscono mai”. Lei, che non si fa condizionare dalle chiacchiere da bar, come li interpreta? Come una dichiarazione di pace verso i paesi confinanti? Recentemente un diffuso giornale tedesco, la Bild, ha pubblicato un documento ufficiale e riservato, ma non smentito, in cui si immaginano persino i tempi e le dinamiche di un’espansione della guerra russa ai territori dei paesi Nato. Lo ha elaborato il ministero della Difesa tedesco ed è molto dettagliato. Non so se per lei questa sia una fonte attendibile. Secondo questo studio, comunque, la Russia potrebbe iniziare ad attaccare i Paesi baltici dall’estate del 2025. Speriamo ovviamente non accada. Forse anche queste per lei sono sciocchezze. Ma le faccio notare che sono sciocchezze condivise da molte delle intelligence europee. Lei naturalmente è libero di non ritenerle veritiere. Ma forse prima di liquidarle come chiacchiere da bar dovrebbe almeno conoscerle.

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