Il costo della "svolta green" ricadrà sui cittadini

Sabato 20 Aprile 2024

Caro direttore,
al 2050 dovremmo avere emissioni zero nelle case: o con fotovoltaico o con fotovoltaico e/o cappotto. "Dove trovare i 60 mila euro a famiglia?" dice Giorgetti ministro. Un bel guaio. Se non si fa niente le famiglie dovranno pagare bollette che saranno sicuramente sempre più salate, oppure lo Stato dovrà impegnare soldi per calmierare i prezzi come è già stato fatto (12 miliardi di spesa nel 2022). Considerando che una famiglia spende ora mediamente 2.000 euro all'anno tra luce e gas, in 25 anni la stessa (o lo Stato calmieratore) sborserà la cifra dell'intervento stimato da Giorgetti, con l'aggravante dell'inquinamento perenne. O no?


Ing. Graziano Burattin
Due Carrare (PD)


Caro lettore,
non sono in grado di confutare o di sottoscrivere i numeri che lei indica.

Ma la sostanza non cambia: fossero anche "solo" 30mila euro a famiglia e non 60mila come calcolato dal ministro Giancarlo Giorgetti, il costo di questa svolta green e l'obiettivo emissioni zero nelle nostre case, ricadrà in buona parte sulle spalle dei cittadini. O direttamente, cioè costringendoli a farsi carico personalmente delle spese necessarie, o indirettamente, attraverso forme di tassazione, per consentire allo Stato di trovare le risorse necessarie. Ma questo è solo uno dei tanti nodi da sciogliere e delle contraddizioni a cui la "svolta green", o meglio un approccio molto ideologico ad essa, ci mette di fronte. Pensiamo anche alle auto elettriche: un recentissimo sondaggio ha confermato lo scarso interesse da parte dei consumatori italiani ad acquistarle e ad usarle. La ragione? La principale è il loro costo troppo elevato. Siamo dunque allo stesso punto: si è deciso che, per la salvaguardia del pianeta e quindi di noi stessi, è necessario cambiare. Abitudini, sistemi di produzione, mentalità. Sul fatto che le strade prescelte per raggiungere questi obiettivi siano sempre le più efficaci ci sono, anche da parte degli esperti, diversi dubbi. Ma, a parte qualche minoranza, non è in discussione il principio di fondo: molti dei nostri stili di vita attuali sono poco sostenibili e compatibili con il futuro della terra. Bene. Ma perché si passi dalle teorie e dagli "obiettivi", alla pratica, perché dai dibattiti e dai convegni ci si cali nella realtà, occorre che questa "svolta green" sia compresa e soprattutto condivisa dai cittadini. E il modo migliore non è certo quello di imporgliela a suon di direttive e costringerli anche a pagare di tasca loro.

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