Tony Blair prepara il ritorno a Downing Street, l'obiettivo dell'ex premier: cancellare la Brexit

Pronto a tornare operativo all'ombra di Keir Starmer, attuale leader laburista

Venerdì 28 Luglio 2023 di Gianluca Cordella
Tony Blair prepara il ritorno a Downing Street, l'obiettivo dell'ex premier: cancellare la Brexit

Era il 2017. I cittadini del Regno Unito, attraverso il referendum, si erano già espressi a favore della Brexit. E l'ex premier Tony Blair, ai box già da una decina di anni, meditava il ritorno. «L'uscita totale dall'Europa, non solo dalla Ue ma anche dal mercato comune, sarebbe una tragedia.

Sono determinato a impedirlo. Come? Resta da vedere». La storia poi ha fatto il suo corso e Blair è rimasto al suo posto. Ora che di anni ne sono passati 16 il ritorno sulla scena politica dell'ex primo ministro torna a essere un argomento caldo. E sullo sfondo c'è sempre la Brexit. O meglio: la cancellazione della Brexit. Ma andiamo con ordine.

La situazione attuale

Molti premier britannici, lasciata Downing Street, si sono ritirati dalla scena politica, dedicandosi ad altro. Non Blair, che è sempre rimasto “nei paraggi” aspettando il momento giusto per un ritorno. Nell'ombra, ovviamente, ma comunque attivo. Come è nel modus operandi del Tony Blair Institute for Global Change, che ha 750 dipendenti in qualche modo attivi in 40 paesi. Cento dei quali sarebbero attualmente “incorporati” nei governi dei suddetti Paesi o nel back office. Si va dalla Nigeria alla Serbia. Ma nei 40 Paesi che hanno accolto gli esponenti “blairisti” non c'è la Gran Bretagna. Per la quale si sta muovendo in prima persona l'ex premier.

Il grimaldello si chiama Keir Starmer, dal 2020 capo del partito laburista e impegnato da allora in una riabilitazione della figura di Blair, ancora poco digerita dalla sinistra più estrema. Secondo molti l'ex premier sarebbe già una sorta di ghostwriter dell'attuale capo Labour e un futuro governo Starmer sarebbe destinato ad avere una forte impronta "Blairiana", evidente già nella selezione dei parlamentari laburisti. Hamish Falconer, ad esempio, figlio di Charlie, ex Lord Cancelliere di Blair, è stato mandato a vincere abbastanza tranquillamente a Lincoln. Ma gli esempi sono tanti. Insomma, il ruolo di Blair sarebbe ancora da delineare ma fonti a lui vicine assicurano che abbia già ripreso un'usanza storica dei tempi della sua leadership: quella di mandare, la domenica sera, lunghi promemoria settimanali ai suoi Labour più fedeli.


Pandora Papers, da Blair a Claudia Schiffer: ecco come i vip nascondono i soldi nei paradisi fiscali

Il rientro in Europa

Quel che è certo è che un ritorno attivo di Tony Blair sarà in qualche modo legato al riavvicinamento all'Ue. E questo perché un recente sondaggio ha dimostrato come la volontà di rientrare nel blocco continentale sia cresciuta negli ultimi cinque anni, fino a raggiungere quest'anno il valore massimo: il 56% dei britannici vorrebbe un nuovo referendum per tornare nell'Ue, quattro punti percentuali in più del sondaggio precedente. «Una generazione futura riporterà la Gran Bretagna in Europa» ha assicurato Blair in una recente intervista alla rivista New Statesman. Chi farà parte di quella generazione è ancora da capire.

Ultimo aggiornamento: 18:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci