La grande battaglia è iniziata: le milizie curdo-siriane sostenute dagli Stati Uniti sono entrate nella parte urbana di Raqqa, roccaforte dell'Isis nel nord della Siria. La notizia è stata data dagli attivisti anti-Isis in collegamento con i loro familiari rimasti nella città assediata dai curdi su tre lati: le fonti affermano che l'attacco curdo-americano avviene per ora sul lato orientale di Raqqa. L'avanzata, dunque, si muove in direzione della città industriale e dell'antico recinto murario della città, oltre il quale si apre il centro storico. L'attacco curdo-Usa del bastione jihadista è portato avanti da circa cinquemila miliziani inquadrati nelle “Forze democratiche siriane” (Sdf), piattaforma guidata dall'ala siriana del Pkk e composta anche da elementi arabi della zona.
«Dichiariamo oggi l'inizio della Grande battaglia per liberare la città di Raqqa, la cosiddetta capitale del terrorismo e dei terroristi» ha detto ai giornalisti dal villaggio di Hazima, a nord di Raqqa, Talal Sello, portavoce delle Sdf impegnate da mesi nell'assedio dei combattenti dell'Isis. «Le nostre forze sono entrate nella città dal distretto orientale di Al-Meshleb» ha detto a France Presse il comandante di Sdf, Rojda Felat. Anche l'Osservatorio siriano per i diritti umani, una ong vicina all'opposizione, ha riferito che i combattenti dell'alleanza curda-araba hanno conquistato «un certo numero di edifici in Al-Meshleb». A confermare l'inizio della fase finale per liberare la città, dove secondo la coalizione si rintanano tra i 3mila e i 4mila combattenti dello Stato Islamico, anche gli Stati Uniti. «La battaglia sia sul fronte di Raqqa che su quello di Mosul sarà lunga e richiederà combattimenti duri» spiega il generale Townsend, a capo della coalizione. L'operazione è complicata dal fatto che il governo turco ha annunciato rappresaglie se la Turchia verrà toccata: Raqqa, infatti, si trova a una novantina di chilometri dal confine con il Paese sul Bosforo. Da novembre a oggi, l'operazione “Ira dell'Eufrate”, portata avanti dai curdo-siriani, ha raggiunto l'obiettivo di assediare su tre lati (nord, est e ovest) Raqqa, sul fiume Eufrate: secondo alcune fonti l'avanzata attuale in territori urbani densamente popolati da civili procederà assai più lentamente.
Intanto si continuano a contare molte vittime tra i civili: un numero imprecisato di morti si è registrato nella parte est della città, in seguito a un raid aereo della Coalizione guidata dagli Usa su un edificio scolastico che ospitava famiglie di sfollati.
Isis, la coalizione curdo-americana entra a Raqqa: jihadisti in fuga
Martedì 6 Giugno 2017Il bombardamento sulla scuola “Intifada”, trasformata da tempo in centro di accoglienza di senza tetto, è avvenuto nel quartiere orientale di Mashlab, interessato da stamani dall'offensiva delle milizie curdo siriane. A questi ultimi morti si vanno ad aggiungere diverse persone, decedute in seguito a una serie di raid aerei: secondo l'agenzia Sana sarebbero almeno 12 persone, tra queste molte donne e bambini. L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha anche parlato di 21 morti nei raid condotti nella notte: «I civili si stavano imbarcando su piccole navi sulla sponda settentrionale del fiume Eufrate per fuggire dai quartieri meridionali della città».