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Studio dello Iov: ecco cosa mangiare per evitare il tumore all'esofago

Mercoledì 2 Settembre 2015
Frutta e movimento per combattere il rischio di sviluppare il cancro all’esofago. Lo studio, tutto padovano, ha dimostrato che un corretto stile di vita e una dieta appropriata sono i primi alleati con sconfiggere il reflusso esofageo e le pesanti conseguenze che spesso provoca. La ricerca è stata condotta da Stefano Realdon, dirigente medico presso l'Unità operativa di Endoscopia dell'Istituto Oncologico Veneto, e prova che attività fisica regolare e una dieta ricca di frutta e povera di carne conservata (quindi anche gli insaccati) proteggono le persone con reflusso gastroesofageo sia dallo sviluppare una lesione precancerosa detta "Esofago di Barrett" sia dallo stesso adenocarcinoma dell'esofago. Il dato è assolutamente inedito e conferma che disattendere le linee guida del Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (WCRF) per la prevenzione oncologica è un concreto fattore di rischio per lo sviluppo anche del tumore all'esofago, oltre che di altre neoplasie per le quali la relazione era già nota. Lo studio è stato pubblicato pochi giorni fa sul prestigioso European Journal of Nutrition. Queste le raccomandazioni su scala mondiale per proteggere l’apparato gastrointestinale: - Mantenere il peso corretto. - Fare attività fisica quotidiana - Limitare il consumo di cibi ipercalorici ed evitare le bevande zuccherate - Consumare principalmente cibi di origine vegetale - Limitare il consumo di carni rosse ed evitare le carni lavorate (insaccati, salumi etc) - Limitare il consumo di alcolici - Limitare il consumo di sale ed evitare di consumare cereali e legumi contaminati da muffe (per il rischio di esposizione ad aflatossine) - Cercare di assumere tutti i nutrienti necessari con il cibo - L'allattamento al seno è protettivo sia per la madre sia per il figlio: se possibile allattare al seno per almeno sei mesi. Ultimo aggiornamento: 14:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA