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Intolleranza al glutine, c'è un'età giusta per scoprirla

Domenica 5 Ottobre 2014
A tutte le mamme è stato insegnato che è bene introdurre alimenti con il glutine nella dieta dei neonati non prima di 4-6 mesi. Oggi per la prima volta al mondo uno studio italiano, appena pubblicato sul prestigioso New England Journal of Medicine, tranquillizza le neomamme dimostrando che non è necessario aspettare troppo né sperimentare cibi con glutine molto presto: nei bambini senza una predisposizione genetica forte alla celiachia, il momento in cui il glutine entra nella pappa non influisce sulla probabilità di ammalarsi; nei piccoli ad alto rischio, invece, “conoscere” il glutine non prima dei dodici mesi aiuta a ridurre il pericolo di celiachia. I dati arrivano da una ricerca della Società Italiana di Gastroenterologia (SIGENP) coordinata da Carlo Catassi dell'Università Politecnica delle Marche e Alessio Fasano del Center for Celiac Research and Treatment del Massachusetts General Hospital for Children, sostenuta dalla Fondazione Celiachia e finanziata grazie ai fondi del 5 per mille dell'Associazione Italiana Celiachia, secondo la quale il fattore che più incide sulla comparsa dell'intolleranza al glutine è la genetica. Con una semplice analisi del sangue alla nascita sarebbe perciò possibile individuare chi è ad alto rischio e quindi provare a mettere in atto strategie per prevenire la celiachia, ad esempio ritardando l'introduzione del glutine. I bambini ad alto rischio, inoltre, sono anche quelli in cui avrebbe un senso lo screening per la celiachia a 5-6 anni, al momento dell'ingresso nella scuola primaria: a questa età infatti l'intolleranza è ormai comparsa nella totalità dei piccoli pazienti e riconoscendola subito si potrebbero evitare le conseguenze negative sullo sviluppo. Ultimo aggiornamento: 19:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA